lunedì 23 agosto 2010

NEXANS, STRISCIONI OVUNQUE

Teresa Faticoni
Anche sotto il mare un sub ha portato uno striscione: «Nexans cede sito per produrre cavi». Non si fermano i ragazzi della ex Fulgorcavi: per tutto il mese di agosto hanno attaccato striscioni sui ponti. La notte tra domenica e lunedì è stata la volta della Frosinone-mare e del Mof di Fondi. Punti strategici, molto simbolicamente sono stati scelti i ponti per attaccarci sopra una speranza di domani. Un segnale forte che arriva da chi da mesi presidia lo stabilimento di Borgo Piave. I dipendenti della multinazionale francese che ha deciso di chiudere il sito pontino per spostare la produzione di cavi a Battipaglia in Campania hanno deciso di non aspettare che qualcuno scelga il loro futuro. A settembre partirà il tavolo interistituzionale per vagliare i progetti che arriveranno per la reindustrializzazione del sito. La stessa Nexans ha già dichiarato di avere nel cassetto qualche proposta: prima della chiusura in diverse occasioni c’erano state visite dei consulenti della Saint Gobain, che produce vetri. Ma la priorità dovrebbe essere, secondo il volere dei dipendenti, data a chi produce cavi; per non disperdere il know how acquisito negli anni, considerato pure che la stessa Nexans si sarebbe detta non interessata a portar via i macchinari che sono in via del Crocifisso. Sarebbe tutto pronto per ripartire con la produzione dei cavi, ma manca a questo punto un imprenditore disposto a investire. Qualche contatto, segretissimo, sembra esserci stato. Ma i vertici della multinazionale francese si erano detti pregiudizialmente contrari - e in una logica puramente di mercato è comprensibile un simile atteggiamento - a lasciare tutto a un ipotetico competitor. Nell’accordo sottoscritto al ministero dello sviluppo economico, confermato poi in Regione Lazio, quella pregiudiziale sembra essere caduta, ma la locuzione usata è apparsa alquanto sibillina. «La Nexans esaminerà - si legge nel documento del 23 luglio - esaminerà senza pregiudiziale alcuna, ulteriori progetti che verranno via via presentati». Sembra una formula facile da aggirare. Non resta che attendere settembre, con il gruppo di lavoro, istituito presso il ministero dello sviluppo economico, cui prendono parte i rappresentanti della Nexans, la Regione Lazio, la Provincia di Latina e le organizzazioni sindacali.

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