lunedì 23 agosto 2010

SABAUDIA - Prisma: liberate il lago


Antonio Picano
Cantieri Prisma in testa, l’intero comparto nautico di Sabaudia scrive al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo per lamentare ancora una volta le difficili condizioni in cui versa il settore e richiederle un incontro urgente al fine di instaurare un rapporto costruttivo e mettere una pietra sopra a polemiche, contrasti territoriali e istituzionali, soffocando quelle voci artatamente diffuse che volevano l’industria locale interessata alla realizzazione di un porto sul lago di Sabaudia. “Non siamo noi e non lo siamo mai stati interessati a tale ipotesi - dice infatti il titolare della Prisma Massimo Placati -. Se qualche volontà di  porto è esistita è da ricercare in persone che adesso, per mero opportunismo, per interessi privati, per compiacenza a vari livelli, per l’ottenimento di autorizzazioni per le loro attività, dichiarano fedeltà al mondo ambientalista, pur non essendolo  mai stati”. “Anzi – aggiunge – nostro auspicio è che siano avviate con celerità le procedure di rilocalizzazione dell’industria nautica nel territorio di Sabaudia, non rientrante nella perimetrazione del Parco”. Vogliono, le aziende, sgombrare il campo dall’equivoco che ad Amministrazione Comunale e Provincia di Latina “stessero a cuore le sorti del lago e l’abbattimento del Ponte Rosso, solo per compiacimento alla cantieristica locale o per amicizie personali”. E a tal proposito desiderano ricordare “che la cantieristica a Sabaudia è nata ancor prima che venissero imposti i vincoli e prima che le stesse aziende fossero perimetrate all’interno del Parco, quindi, è falso affermare, come da qualcuno in interviste televisive, che all’improvviso dal nulla sia spuntata nel lago una barca di 40 metri. Non è stato un miracolo o un favore, ma un lavoro lungo e faticoso, durato quasi 60 anni”. Pertanto, “una volta delocalizzata l’industria nautica da diporto, non dovrebbero esserci ostacoli per la riqualificazione e la fruizione dell’area da parte di residenti e turisti, a meno che i soliti detrattori, speculatori, opportunisti ambientali non inventino altre storie di connivenze malavitose, magari anche nei confronti dei piccoli pescatori della domenica, degli atleti che qui si allenano, dei cittadini che a  ferragosto vanno in processione”. Amara la conclusione degli imprenditori, dove invitando la Prestigiacomo “a meditare ed a chiedere almeno scusa a Sabaudia” si dichiarano pronti, anche se con immenso dolore, a togliere le tende dal lago “con la triste consapevolezza, però, che la vincitrice di questa vicenda è una sola persona che per una sua guerra personale e fratricida, insieme alla crisi è stata la vera devastatrice di questo territorio”. 

1 commento:

  1. E' uno schifo,

    il comune di sabaudia fà cassa con i posti di blocco dei vigili urbani !!!!

    spennano i turisti facendo multe per qualsiasi stupidaggine ti trovano.

    risultato .. non solo vieni al mare, dai da lavorare, paghi il parcheggio .. poi ti trovi il comune di sabaudia a chiedere il pizzo con i suoi cani ...

    Non ci verrò più al mare ..

    addio

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