sabato 14 agosto 2010

L'ARCINORMALE - Rosello sindaco



Lidano Grassucci


“Tenco no bove, se chiama Rosello”. Cantava così Graziella Di Prospero una folk singer nata dalle mie parti, cantava una canzone popolare sulla fatica. La richiamo perché di questi tempi, fa caldo e a Latina non c’è nessuno, quindi potremmo candidare Rosello a sindaco. Rosello è bello in carne, è forte, è paziente ed è lavoratore. Perché no? Rosello, il bove, potrebbe risolvere anche i problemi energetici: non inquina, nel tempo libero da sindaco potrebbe tirare la carrozza da Latina scalo a Latina e risolvere i problemi di traffico, fa due o tre chilometri l’ora, ma non è che la metro andava più veloce ne faceva 15. Ma vuoi mettere la calma. Rosello, poi, è bove de palude e se lo metti sugli argine del canale Mussolini lo tiene pulito.
E’ il candidato ideale, non protesta quasi mai ed ha la tendenza alla pazienza. Perché non far fare il sindaco a lui? Tra le altre cose è serio, non spara cazzate. Il bove non vi proporrà mai che so: un tunnel camionabile per la Sardegna, un porto per navi da crociera a Monticchio, una stazione sciistica a Santa Fecitola, o una pista da bob a Rio Martino con annessa pista di pattinaggio con canale ghiacciato a luglio. Cose fiche che da 17 anni i sindaci locali ci propongono senza ridere, e senza farle.
Il  bove non vi proporrà mai una banca, non do assicurazioni su un fienile al posto dell’intermodale (almeno servirebbe a qualche cosa). Ecco io il 15 agosto vi annuncio che il candidato sindaco di Latina è Rosello, metteteci ‘na pezza e ditemi se date le condizioni di partenza il mio non è destinato a fare solo meglio. Tanto ad agosto sono tutti sindaci, perché no Rosello?
Sarebbero d’accordo anche gli ecologisti: è più pulito di una centrale nucleare, anche se su tutti ‘sti pannelli solari al posto dei campi di fieno non sarebbe d’accordo, ma non si può volere tutto da una bove.

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