domenica 11 luglio 2010

CORDEN PHARMA, il primo passo falso

Teresa Faticoni
Il primo passo falso della Corden Pharma. L’azienda che è subentrata alla Bristol Myers Squibb in Via del Murillo a Sermoneta Scalo ha deciso di congelare il servizio trasporto per i dipendenti. E il sindacato insorge. «Trovo strano e paradossale - dichiara infatti Dario D’Arcangelis, segretario della Filctem Cgil di Latina - che fuori dal piano industriale che deve essere seguito anche dal ministero dello sviluppo economico, considerata tutta l’attenzione che si era concentrata sulla cessione, oggi Corden avvii un ragionamento che mette in seria difficoltà i lavoratori». Entro il mese di luglio la Corden Pharma deve presentare il suo piano industriale, con il quale intende gestire e rilanciare il sito produttivo di Sermoneta. Perché quindi prendere decisioni così di impatto senza nemmeno concordarle con le organizzazioni sindacali? «In questo modo - continua indignato D’Arcangelis - stanno disattendendo anche gli impegni assunti rispetto alle situazioni che sono entrate nella partita al momento della cessione. Abbiamo fatto un passaggio al ministero dello sviluppo economico dove il dottor Castano si è messo a disposizione, il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli era molto infervorata per questa vertenza». Se queste sono le premesse, cosa aspettarsi da questo progetto industriale? D’Arcangelis registra anche un allarmante silenzio di alcune organizzazioni sindacali che nel momento della trattativa erano molto «bellicose, e adesso invece tacciono» Entro la fine di questo mese assisteremo anche al cambio delle insegne. Dopo decenni via la scritta Bristol. Sarà un momento durissimo per chi è stato lì dentro una vita. «Ho la sensazione che dovremmo gestire una partita difficile e delicata - aggiunge D’Arcangelis -. Ritengo questa una prova da parte di Corden: ci vuole testare, immediata la nostra reazione. Sono a disposizione dei lavoratori sui quali impatta una cosa del genere». Intanto pare che in Via del Murillo qualcuno si stia organizzando per una raccolta firme per chiedere il ripristino del servizio di trasporto. «Alcuni lavoratori non hanno nemmeno un mezzo proprio per recarsi al lavoro - conclude il segretario - sono in estrema difficoltà». Intanto Corden, società creata da hoc dalla Icig (conoterzista di farmaci tedesca), si espande. AstraZeneca Italia ha ceduto a Corden Pharma spa il sito produttivo di Caponago e Patrick Schnitzer, managing director di Icig, anuncia «la volontà rafforzare le nostre attività di produzione in ambito farmaceutico attraverso ulteriori acquisizioni».

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