Teresa Faticoni
“Siamo tutti della Nexans” è uno degli slogan che hanno caratterizzato la lunga e difficile battaglia dei lavoratori della fabbrica di Borgo Piave. «È passato più di un mese da quando siamo venuti a conoscenza della chiusura della nostra fabbrica e da lì abbiamo cominciato una lotta senza quartiere che ci ha visto chiedere aiuto ai lavoratori di altre aziende, alla cittadinanza e in ogni dove. La solidarietà, la vicinanza e l’appoggio incondizionato ricevuto è la dimostrazione che la società moderna è capace di riunirsi e ritrovarsi di fronte a problematiche grandi come la crisi che caratterizza il mondo del lavoro in particolare qui da noi a Latina». I lavoratori della Nexans non si sentono soli: attestati di solidarietà arrivano dagli altri lavoratori della provincia e non solo (molto significativo il gemellaggio con quelli della Playtex di Pomezia che vivono una situazione simile a questa della ex Fulgorcavi); la politica che ha dato un cenno di risveglio dal suo torpore; la città che non rimane indifferente. Giovedì scorso la Cgil ha organizzato nel sito di via del Crocifisso un momento conviviale: nella sala mensa sono state cucinate le vivande messe a disposizione da alcuni supermercati della provincia di Latina contattati da Anselmo Briganti, segretario della Filcams Cgil, vino a volontà, brace attrezzata nel piccolo spazio verde, musica e karaoke. C’erano i bambini e i più grandi raccontavano con un po’ di malinconia negli occhi e nella voce le serate passate al capezzale della Good Year che stava chiudendo. Speriamo stavolta finisca in modo diverso, speriamo che tra dieci anni non saremo ancora qui a ricordare i giorni della Nexans. «Non sentirsi soli in questo momento è per noi veramente importante» dicono i lavoratori. Questa mattina in piazza del Popolo sarà allestito un gazebo per una raccolta fondi, necessaria a finanziare le iniziative volte alla salvaguardia del posto di lavoro di oltre 200 persone. Sempre oggi alle 15 e 30 in Confindustria Latina si terrà un incontro tra le organizzazioni sindacali e il management della multinazionale francese per discutere dell’integrazione alle retribuzioni da cassa integrazione straordinaria e dei trasferimenti decisi de imperio dall’azienda per alcuni lavoratori verso gli stabilimenti Nexans di Milano e Battipaglia. È il primo vero momento di trattativa, possibile grazie alla mediazione del prefetto D’Acunto il quale la settimana scorsa ha convocato tutte le parti a Palazzo del Governo per abbattere il muro di gomma alzato dopo la contestazione all’indirizzo dei dirigenti Nexans da parte dei lavoratori. Questo per la parte squisitamente sindacale, per il secondo binario di trattativa, quello inerente la chiusura o la riconversione dello stabilimento, bisognerà attendere la prossima settimana quando presso il ministero dello sviluppo economico si terrà l’ennesima riunione per capire quali le strategie e i piani messi in campo.
Nessun commento:
Posta un commento