domenica 16 maggio 2010

L'ARCINORMALE - Loffredo , Finestra e il tempo





Lidano Grassucci


Finestra e Loffredo, il primo racconta di cosa dovrebbe fare il commissario di governo a Latina, il secondo spiega il suo ritorno in politica dopo il ’93 in cui anche lui contribuì al suicidio democristiano. Non un suicidio normale, era quello di un capo famiglia (e lo dico da antidemocristiano) che lasciava i figli nelle mani di un nonno astioso, vendicativo, fuori dal tempo. Sono stato per anni collaboratore di Alfredo Loffredo, e lui rimane l’unico borghese che questa città abbia mai avuto. In qualche modo è stato il mio riferimento sociale e professionale, ma… il tempo.
Obama ha meno di 50 anni, Cameron poco più di 40 e… potrei continuare.
Il suicidio democristiano portò, nel 93, ad una regressione temporale: il sindaco Mansutti aveva 38 anni, fu sostituito da un Finestra già sopra i 70. Una follia del tempo, sono i figli che sostituiscono i padri, non il contrario. In questi numeri c’è il male di Latina. Dice, poi è arrivato Vincenzo Zaccheo che è più giovane. È vero ma era figlio della politica del ‘900 ed era già il 2000. Era, Zaccheo, figlio dell’idea di riscatto nostalgico della città fondata dai fascisti. Una follia che viene nobilitata letterariamente da Antonio Pennacchi con la categoria del “fascio comunista”, una categoria che mette insieme in un posto solo, qui, il peggio del secolo scorso l’inumanità del totalitarismo fascista e di quello comunista. Qui usiamo categorie che in nessuna altra parte del mondo sono neanche accettabili. Loffredo e Finestra ieri sono stati non storia di questa città ma cronaca, rivendicando una guida che se non è senatoriale non è. Il ’93 è stato il nostro dramma: mentre in tutta Italia nascevano nuove classi dirigenti, noi unici abbiamo ripreso quelle vecchie.
Loffredo e Finestra sono la storia profonda di Latina, ma non possono essere il domani, è ingiusto chi non riesce a spiegare questo.
Sono legatissimo ad Alfredo Loffredo ma non sarei dalla sua parte se non esprimessi questo mio pensare: alla Gran Bretagna serve Cameron non un ritorno della Thatcher la signora è stata una grande. Sto con i laburisti, ma la rinascita del socialismo britannico non passa per Blair.
Sono socialista e amo Turati, ma il futuro del socialismo non potrà essere lui che di noi è stato il più grande.




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