domenica 9 maggio 2010

IDEE - Buone notizie


Fabrizio Bellini 
Era ora! Fino a ieri sera non si poteva sentire un telegiornale o sfogliare un quotidiano senza tagliarsi le vene dei polsi. Da oggi è tutto diverso. Siamo in dirittura d’arrivo verso la felicità. La notizia più bella è che Berlusconi e Veronica Lario hanno trovato l’accordo. Non è tanto il fatto in sé che rallegra, quanto i dettagli. Entusiasmano. Silvio è un grandissimo negoziatore e lo dimostra in tutto. Minuto per minuto. Sentite. Veronica, da povera madre di famiglia offesa e per questo separata, aveva chiesto tre milioni e cinquecentomila euro al mese. Per tirare avanti. Quarantadue milioni l’anno. Una richiesta ragionevole visto che solo di detersivi per pulire le settanta stanze di Villa Belvedere, deve spendere un botto. Insomma, più o meno, i problemi di tutti. E poi ancora tre figli in casa, Luigi, Eleonora e Barbara. Tre belle ganasce da mettere a tavola. Con l’aggravante che Barbara è ancora disoccupata, visto che la sorellastra Marina le sta facendo mobbing in Mondadori e Eleonora è una precaria Fininvest. Solo Luigi, impiegatuccio nel cda di Mediolanum, dà un aiuto in famiglia. Bene, il premier “sparagnone”, a forza di chiacchiere l’ha convinta ad accettare solo trecentomila euro al mese. Una miseria, neanche diecimila euro al giorno, appena quattrocento euro l’ora. Sonno compreso. Le uniche incertezze riguardano il Lisoformio e l’abbonamento Rai. Chi li deve pagare? Non si sa. Si sa invece, e ce lo comunica il prode Capezzone con i toni drammatici che riserva agli annunci epocali, che Silvietto nostro ha messo sotto anche la Merkel. ‘Sta tirchiaccia de tedesca voleva spendere tutto in tailleur ma nostro signore della bandana l’ha convinta a comprarsi la Grecia. Mare bellissimo, pesce ottimo e tanto yogurt. ‘N affare. E ha convinto anche tutti gli altri. Compreso Bersani al quale ha spiegato che nelle Cicladi c’è un vento delizioso molto gradito all’Icaro di D’Alema. Pierluigi ha capito subito, Franceschini, stranamente, no. Si confonde tra il “sì” alla Grecia e il “no” a Berlusconi perché, in questo caso, i “sì” coincidono. Comunque evviva, la Grecia è salva grazie al Nostro superman. Beh, pure Tremonti qualche cosa ha detto e fatto, ma, si sa, quando uno è ben guidato… Cominciano ad arrivare i primi riconoscimenti internazionali e si preparano concrete manifestazioni di gratitudine. Dicono che ci siano in giro un sacco di greci con in mano un modellino in pietra del Partenone. Un ricordino. La Digos è al massimo grado di allerta perché non capisce bene che cosa ci vogliano fare con tutti questi oggettini. L’ultima volta che si è visto un tizio con una riproduzione del Duomo in mano, il Berlusca ci ha rimesso due denti e il Partenone è più grande. Bene, ora, vista la ritrovata, straordinaria, capacità del tricotrapiantato nazionale di convincere la gente, dobbiamo ben sperare anche per le altre questioncelle che sono in agenda. La prima: riuscirà Sua Emittenza a convincere il Cardinale von Schonborn ad accettare un posto da curato di campagna, come suggerisce il Cardinale Sodano? Certo, anche Bendetto XVI ci deve mettere del suo, ma è roba da poco, tra tedeschi si intendono bene. E ancora, escludendo il Bambinello dell’Ara Coeli, di cos’altro dovranno occuparsi i preti in odore di pedofilia? Don Baget-Bozzo è morto ma pare, che Bondi stia prendendo i voti. Tra una leccatina e l’altra tirerà fuori una bella pensata. Sistemata la Chiesa di Roma, l’infaticabile, potrà dedicarsi alla Regione con Roma. La Polverini scalpita, vuole il record mondiale di crisi di governo regionale. La prima donna a rimpastare prima di governare. Sindrome da massaia scalmanata o da presidente dimezzata? Sembra che abbia urlato “mettetevi d’accordo o lascio”. Ma non aveva detto che avrebbe deciso lei? E poi, se lascia, co’ ‘sto casino che sta a fa, chissenefrega. Boh!  Metti tizio, cacci caio, sposti Pippo, chiami Minni, Paperino assessore, Qui, Quo, Qua alla sanità e così via fino a Zappalà, che fa pure rima. Dopo un’eternità finalmente Latina aveva avuto un assessore e mo, ‘sto poretto, manco s’è seduto che già lo vogliono fa rialzà. (Oggi le accentate sulla “a” sono in calore) Non è giusto, ma in nome dell’unità del partito, il campione mondiale dei negoziatori lo convincerà. La Libia è piena di spiagge, Stefano è morfologicamente arabo, la Brambilla sembra Salomè, entrambi dovrebbero occuparsi di turismo; hai visto mai che nella mente del Sultano di Arcore … un posto al sole, anzi due… Si mormora che il buon Stefano, fiutata l’aria, si stia già attrezzando: Sindaco di Latina. Non sarebbe male. Casino per casino meglio uno casereccio. 

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