sabato 29 maggio 2010

Flash mob per la Nexans


Teresa Faticoni
Sembrava una preghiera, si invocava il dio lavoro. Ieri mattina le avvocatesse dell’associazione Legale Aid (Alessia Paqualini presidente, Maria Belli, Carla Bertini, Daniela Fiore e Simona Poli) hanno organizzato un flah mob a sostegno della vertenza Nexans. «Lo abbiamo fatto per amicizia nei confronti di Morena (una lavoratrice Nexans) e per sensibilizzare la città al tema del lavoro». Maria Belli dà le direttive su come muoversi, e all’improvviso, con in testa uno striscione, tutti i partecipanti si sono riuniti sotto la torre di piazza del Popolo e per 4 minuti sono stati immobili. Intorno si è fatto silenzio. Poi tutti via, dispersi. Una manifestazione non verbale per dire che la Nexans di Latina non deve chiudere, che oltre 200 persone non possono rimanere senza lavoro, senza un diritto costituzionalmente garantito. Intanto in giro per Latina i ragazzi di Casapound hanno appeso centinaia cappi con dei manifesti che simulano l’alta tensione per chi tocca Nexans. Per sapere come finirà questa vicenda bisogna aspettare martedì, quando presso il ministero dello sviluppo economico, si tornerà al tavolo e la multinazionale comunicherà le sue intenzioni. La tendenza pare sia quella di un congelamento della procedura di dismissione del sito di Borgo Piave. Con la preghiera laica di ieri mattina, che richiama alla mente De Andrè: «è appena giusto che la fortuna li aiuti come una svista, come un'anomalia, come una distrazione, come un dovere».

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