sabato 19 dicembre 2009

Latina - Danza, tra futurismo e revival

Luisa Guarino


Dopo lo spettacolo fuori abbonamento “Recondita armonia”, andato in scena con un doppio appuntamento mercoledì, oggi pomeriggio la VII rassegna di danza “Città di Latina” proporrà al pubblico il suo secondo appuntamento della stagione. Sul palcoscenico del Teatro D’Annunzio alle 17.30 la Compagnia Studio Dance Theatre presenterà lo spettacolo di danza in due tempi “Futuro e memoria - 7 voci”. Regia di Arturo Cannistrà; musiche di autori vari curate da Giuseppe Annese; coreografie Arturo Cannistrà, Barbara Piga, Roberta Romei, Gabriele Rossi; scenografia Serena Bigi; costumi Maura Romei; idea e supervisione Gianni Rosaci. “La violenza e l’aggressività esaltate provocatoriamente dal primo manifesto futurista (Le Figaro, 20 febbraio 1909) come motore di smantellamento di un’epoca, oggi tornano, ma private di una caratteristica che comunque pervadeva il futurista: l’inseguimento di un sogno - spiega Gianni Rosaci -. Tutto questo si è succeduto nella mia mente mentre visitavo la mostra sul Futurismo ed è stato allora che ho deciso di esprimere queste sensazioni attraverso il brano ‘Futuro e memoria’. La danza, i corpi, la gestualità, la musica, l’allestimento, i tempi scenici e l’uso delle luci, non dovevano essere, secondo la mia visione, rivisitate in chiave futurista, bensì mezzi per rendere sulla scena la percezione che non si possa rinnegare il futuro né avere nostalgia del passato, ma che occorra al più presto recuperare la memoria della nostra dimensione umana”. Gli ‘artefici’ della seconda parte della rappresentazione, “7 voci” dedicano invece il brano di danza ai loro padri. E sì, perché lo spettacolo fa palese riferimento alla nota trasmissione tv di Pippo Baudo degli anni ’60. “Valendosi delle dinamiche della danza pura - spiegano regista e coreografi - ‘7 voci’ sviluppa il rapporto danza-individuo, elemento che pervade la scena e viene immediatamente percepito dallo spettatore. I ricordi dell’uomo vengono così rivissuti attraverso un remake e proiettati nel presente. Lo spettacolo si snoda in brani di danza corali, assolo, passi due, con una scelta musicale che spazia a 360° da Fred Buscaglione a Freddy Mercury, da Domenico Modugno a Francesco De Gregori, personaggi che riportano rispettivamente alla memoria dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza di due artisti amici da sempre, che lavorano assieme e che assieme, tra le leggerezze giovanili, hanno incontrato l’arte e l’hanno elaborata attraverso le gioie e i dolori delle loro singole storie”.

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