mercoledì 18 febbraio 2009

Terracina, Masci dà i sette giorni a Nardi

Francesco Avena
Colpo a sorpresa del Partito Repubblicano: Giuliano Masci e i suoi compagni di partito mettono alle strette il sindaco Nardi. Ieri mattina un incontro di partito, cui hanno partecipato gli assessori Giuliano Masci e Vittorio Simonelli, i consiglieri Bellezza, Lino e Alfredo Lauretti, Maragoni e il segretario De Federici. Il risultato è un documento shock, una lettera inviata al sindaco Stefano Nardi in cui si chiede di ripristinare etica politica, reintegrare l’Udc nella maggioranza, far ripartire la macchina economica cittadina. Sotto il vigile controllo di un tavolo permanente composto da tutti i partiti di maggioranza. Scadenza dell’ultimatum: 31 marzo 2009 proprio in coincidenza con la presentazione del bilancio di previsione. Il partito dell’edera, dopo aver infiammato l’ultima seduta consiliare con l’abbandono dell’aula e il rischio di non garantire il numero legale, torna a scuotere la squadra amministrativa. Tanti i «premesso che» a giustificazione della missiva. I firmatari ritengono «imprescindibile il ruolo dei partiti», come punto di contatto con l’elettorato, contenitore d’idee e proposte da valutare in maggioranza. «Fondamentale il patto di lealtà politico programmatico dell’amministrazione presentato agli elettori». Da cui, evidentemente, il secondo mandato Nardi starebbe divergendo secondo il punto di vista del Pri. «Necessario trovare altre entrate» aldilà delle tasse, per garantire un rilancio dell’economia dell’ente comunale. Premesso che quella di Terracina è una situazione politico amministrativa di «urgenza permanente», assessori, consiglieri e segretario del Pri chiedono ufficialmente al sindaco una «ripresa immediata dei rapporti con l’Udc». Il partito della vela era stato letteralmente cacciato a luglio dalla maggioranza con la revoca delle deleghe assessorili a Massimiliano Di Girolamo e Sandro Marigliani. E con la sfiducia al presidente del consiglio Gianni Percoco, da quel momento relegato a consigliere comunale oltre che unico rappresentante del partito centrista. Questo è un vero colpo di scena, poiché il sindaco ha più volte caldeggiato l’uscita di scena dell’Udc e con questa richiesta il Pri si scontra con un muro. Altra richiesta la costituzione di un tavolo dei partiti di maggioranza, composti da capigruppo, membri di giunta e segretari. Urgente la redazione di un elenco di provvedimenti da rendere ufficiali entro il 31 marzo, per reindirizzare il cammino amministrativo della maggioranza. Il pezzo forte in conclusione della lettera: «Se le nostre valutazioni non dovessero essere condivise e/o non trovare riscontro in atti, non esiteremo a lasciare ad altri la responsabilità di governo». In altre parole, il sindaco o segue il Pri o lo perde dalla maggioranza. L’ultimatum è partito, Nardi ha un mese di tempo per chiarirsi le idee. Il dado è tratto.

1 commento:

  1. Alla luce degli ultimi accadimenti che idea vi siete fatti dei soldi destinati dalla regione per l'area ghezzi ( sembra 225.000,00€? grazie per la risposta.
    un vecchio Terracinese

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