martedì 24 febbraio 2009

Metronotte in sciopero





Teresa Faticoni

Un centinaio di metronotte in divisa ha scioperato ieri mattina in piazza della Libertà. Un modo per sollecitare le istituzioni a prestare attenzione al problema occupazionale che si sta creando nella società che gestisce il servizio di vigilanza all’entrata delle filiali di Latina del Monte dei Paschi di Siena. La banca, infatti, ha ceduto l’appalto a due nuove società, che non hanno a quanto sembra, intenzione di assumere gli attuali 22 vigilantes che prestavano servizio per conto della Securitas Metronotte Città di Latina. Proprio la ditta uscente ha aperto una procedura di mobilità per 22 dipendenti sui 260 in organico non sapendo come reimpiegare questi lavoratori. Si tratta di persone che dopo gli ammortizzatori sociali avrebbero difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro per questioni anagrafiche. L’appalto scade il 28 febbraio e alla Securitas subentrerà la Coop Service di Reggio Emilia, che ha anche uffici a Pomezia, la quale ha ceduto una parte del servizio in subappalto alla Cosmopol di Formia. «In prospettiva futura – dichiara Giampiero Cucca, segretario generale della Ugl sicurezza civile – non vogliamo far passare il messaggio che la ditta entrante non assume i metronotte». Il contratto collettivo nazionale della categoria, infatti, prevede che in questi casi i vigilantes siano assunti in toto dalla nuova ditta. Il problema è dei costi. Mentre questi 22 hanno anche 20 anni di esperienza con una professionalità elevatissima vengono pagati 20 euro l’ora, persone più giovani con contratti meno sicuri ricevono compensi di 15 fino a 5 euro l’ora. Naturalmente si gioca al ribasso, ma in questo modo decrescono anche le garanzie. «Una situazione difficile – sottolinea Anselmo Briganti, segretario generale della Filcams Cgil – perché le regole per gli appalti sono state smantellate con le leggi europee, non ci sono più i tariffari. Si taglia la parte economica o il personale per essere competitivi, ma in questo modo aumenta la pericolosità per lo stesso personale e per i cittadini». La nuova società ha già richiesto 22 decreti di licenza per porto d’armi, quindi sembra che sia già pronta a sostituire i 22 attuali impiegati al Monte dei Paschi con nuovo personale. «Abbiamo anche richiesto un incontro all’ente bilaterale di Roma – precisa Davide Favero della Fisascat Cisl – ma le nuove società non si sono presentate. Chiediamo siano rispettate le tabelle prefettizie inerenti il costo del lavoro». Ieri mattina una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta ieri mattina dal viceprefetto Caterina Amato la quale ha fatto presente che esiste un monitoraggio continuo da parte della prefettura che segue istante per istante la situazione. Questa mattina, intanto, presso la Direzione Provinciale del Lavoro si terrà una riunione tecnica al fine di sciogliere eventuali aspetti tecnici che possono intervenire per le diverse posizioni delle parti. Dovrebbe essere presente anche un responsabile della Coop Service. La quadratura del cerchio si troverà entro la fine della settimana in una ulteriore riunione in prefettura nella quale si deciderà il destino dei vigilantes.

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