martedì 24 febbraio 2009

La Fiumana, una storia pontina

Paolo Iannuccelli

I fiumani arrivati al momento dell’esodo in provincia di Latina sono tanti. Adesso possono gioire per la ricostituzione della loro squadra di calcio, la leggendaria “Fiumana” che giocherà a Torino. Ormai quasi certa la rinascita dell'Unione Sportiva Fiumana, la squadra che giocò nella Divisione nazionale e due volte in serie B per poi perdersi nell'oblio a causa della guerra e dell’esodo. Quel sogno è stato oggi ripreso dai fratelli Sergio e Antonio Vatta, entrambi di origini dalmate, cresciuti a Zara, il primo per anni allenatore delle giovanili del Torino, l’altro tutt’oggi presidente della Consulta regionale del Piemonte dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Insieme hanno rilevato i titoli sportivi della società fiumana e nei giorni scorsi hanno inviato alla Federcalcio la domanda per partecipare al campionato.
La concessione a riutilizzare le insegne della vecchia "Fiumana" è arrivata direttamente dal sindaco del Libero Comune di Fiume in esilio Guido Brazzoduro. Tempo qualche settimana e da Roma dovrebbe arrivare la risposta definitiva. La squadra potrebbe calcare i campi di calcio a partire dall'anno prossimo. Sergio Vatta, oggi ha 71 anni, lo definiscono "Il mago". Sono suoi i meriti di quattro scudetti, sei coppe Italia, le vincite a quattro tornei di Viareggio con la Primavera del Torino; uno scudetto giovanissimi e uno Primavera come responsabile dei parigrado della Lazio. È stato poi direttore tecnico delle nazionali giovanili e allenatore dell'Italia femminile portata alla fase finale dei mondiali: ha visto nascere e crescere campioni. Un serio professionista che per una vita si è messo a disposizione del calcio giovanile. I due fratelli hanno acquisito il nome ed i titoli dell'ex squadra fiumana. Se arriverà l'esito positivo da parte della Federazione dal prossimo anno potranno iscrivere la nuova compagine nella Prima Divisione, portando Torino ad avere tre squadre. Uno sforzo, quello dei Vatta, per ricordare la storia di tanti esuli anche attraverso lo sport. L'Unione Sportiva Fiumana era nata nel 1926, in seguito all'unione di due squadre già esistenti, l'"Olympia" e il "Gloria Fiume". Il club, in maglia amaranto, prese parte inizialmente al campionato interregionale di Prima Divisione, cioè il secondo livello dell'epoca. Il calcio fiumano ebbe un ruolo importante a quei tempi. Nel 1927-28 partecipò inoltre alla Coppa Federale. Nel 1928 approdò al Campionato di Divisione Nazionale e l'anno dopo, con la riforma dei campionati, fu ammessa alla Serie B per la stagione 1929-30, che concluse però all'ultimo posto. Successivamente partecipò, dal 1930 al 1941, al campionato di "I Divisione" (dal 1935 "Serie C"). Vincendo la Serie C 1940-41, la Fiumana fu promossa nuovamente in Serie B. Anche in questo caso, però, la stagione tra i cadetti si concluse, per due soli punti, con la retrocessione. Il 1943 fu l'anno dell'ultimo campionato italiano della Fiumana (sempre in Serie C). Dopo gli eventi della guerra e dell'esodo nel 1947 l'Unione Sportiva Fiumana si sciolse per venire e rifondata col nome "Kvarner", per poi dare vita, nel 1954, all'attuale squadra "HNK Rijeka". Dal vivaio della "Fiumana" uscirono campioni come Ezio Loik, detto l'Elefante che era nato a Fiume nel 1919; Rodolfo Volk, nato a Fiume nel 1906 (centravanti della Roma), Marcello Mihalich, soprannominato Manzelin, nato a Fiume nel 1907 ed i fratelli Giovanni (che era del 1911) e Mario e Varglien, generazione 1905. Un grande giocatore della Fiumana è stato il difensore Cesare Rubinato, che ha chiuso la sua carriera calcistica a Latina, un elemento sempre rimasto nel cuore dei tifosi nerazzurri.

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