sabato 20 dicembre 2008

Le monetine che nessuno getta

di Lidano Grassucci

Sarebbe bello un paese dove, semplicemente, ciascuno facesse il suo lavoro. Così facendo ciascuno avrebbe rispetto per il lavoro che non sa fare. Mi spiego: i giornalisti fanno fatica a raccontare la normalità, allora diventano giudici, poliziotti, moralisti: i giudici, a loro volta, trovano noioso applicare la legge e allora fanno sociologia, politica, storia, ecologia; gli amministratori trovano irritante, poco nobile, riparare le strade e fare le leggi e allora litigano e fanno i dispetti ai colleghi.

Nel '93 quelli di sinistra che avevano aperto la "questione morale" (ma la morale è una questione?) hanno gettato le monetine al "corrotto" Bettino Craxi. Passano gli anni, e a contarli, anche i minuti direbbe De Andrè, ma non ho visto lanciare monetine al sindaco di Napoli, a quello di Pescara, a Bassolino. Niente, la piazza tace e le monete restano nel borsellino.

Quando saltano le regole saltano per tutti, non distinguono simpatici da antipatici, belle da brutti.

Capite la ragione per cui ci stiamo preoccupando, e non poco, dell'eventuale commissariamento di Fondi? Lo facevamo quando arrestavano i socialisti ed i democristiani, lo facevamo quando gli ex Pci si sentivano superiori. Anche oggi si sentono superiori rispetto a Fondi, anche oggi non si preoccupano del fatto che lo scioglimento del consiglio comunale li coinvolgerebbe direttamente (va a casa maggioranza e opposizione, perché "tutto" il consiglio sarebbe colpevole).

Quando le regole si cominciano ad interpretare per gli avversari, poi qualcuno le interpreta per gli amici. Sarebbe stato dignitoso rispondere la verità quando Craxi chiese a tutti di pronunciarsi se erano esenti da peccato. Nessuno lo fece, erano falsi, mendaci.

Forse per questo la sinistra non affascina più, era la parte delle idee, delle utopie, è la parte di quelli che hanno barato con la storia. Erano moralisti non morali. Tutto qui.

Naturalmente crediamo nella innocenza degli amministratori del Pd, crediamo che dimostreranno nei fatti la loro estraneità agli addebiti. Avremmo tanto gradito che avessero usato la stessa cortesia nei confronti di socialisti e democristiani, è troppo. Non arriveranno le monetine a Veltroni, non andranno esuli all'estero i dirigenti del Pd per fortuna. A giocare con i giudici ci si fa male.

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