domenica 4 luglio 2010

LA SCAMPAGNATE - Approfittiamo della buona sorte


Roberto CAMPAGNA 

E due. Dopo Stefano Zappalà, entra nella giunta Polverini Aldo Forte a cui sono assegnate la delega ai Servizi sociali e quella alla Famiglia. Un bottino, questo, che potrebbe crescere quando il Consiglio regionale metterà mano alle commissioni. In corsa per guidarne qualcuna, infatti, ci sono tre consiglieri regionali pontini del Pdl: Stefano Galetto, Giovanni Di Giorgi e Romolo Del Balzo. Le due deleghe di Forte valgono di meno di quella del Turismo andata un paio di mesi fa a Zappalà, ma non lamentiamoci del… brodo grasso. Poiché è la prima volta in assoluto che la provincia di Latina riesce a entrare nella stanza dei bottoni di via della Pisana con due rappresentanti. I colleghi di Latina Oggi hanno ironizzato scrivendo che quello della Famiglia è “il settore nel quale è decisamente esperto Aldo, dal momento che la famiglia Forte, in provincia di Latina, è ormai sinonimo di Udc”. Ciò per sostenerne l’incompetenza in materia. Ma diamogli tempo… Sulla base, poi, dei fatti lo giudicheremo. Anche perché come capogruppo dell’Udc nella scorsa legislatura non ha fatto male: pur essendo all’opposizione, è riuscito a portare a casa anche qualche risultato e non è mai stato subalterno a Forza Italia e Alleanza nazionale, i due maggiori partiti della minoranza. Tant’è che era stato rieletto alla guida del gruppo. Carica, questa, che ora ha lasciato. Mentre, per il momento, non abbandonerà il seggio in Consiglio regionale a Fabrizio Cirilli, il primo dei non eletti della lista Udc in provincia di Latina. Cirilli, per due volte consecutive eletto in via della Pisana nelle file dell’ex An, si era candidato con il partito di Casini come indipendente, anche se già dall’anno passato, in occasione delle Provinciali, aveva aderito alla Costituente di Centro con tutto il suo movimento politico “L’altra faccia della politica”. Dovrà aspettare settembre per conoscere il suo destino, ossia se riavrà il posto che gli elettori gli avevano negato a marzo. A settembre, infatti, il Tar si pronuncerà sul ricorso relativo ai tre consiglieri (due del Pdl e uno della lista Polverini) assegnati in più al Consiglio regionale facendolo passare da 70 a 73 membri. Se saranno esclusi, Forte dovrebbe dimettersi poiché l’Udc diventerebbe determinante per tenere in piedi la maggioranza e lui non avrebbe più bisogno del seggio-paracadute. Tornando alle commissioni, Galetto e Di Giorgi puntano alla presidenza di quella dei Servizi sociali, mentre Del Balzo aspira a quella dei Lavori Pubblici. Non dico tutti e tre, ma uno di loro è certo che ce la farà. Un’altra certezza è il posto che si libererà alla Camera dei Deputati per Michele Forte, il papà di Aldo. A lasciarlo, perché incompatibile, sarà l’onorevole Luciano Ciocchetti, l’altro esponente Udc entrato in giunta (è stato nominato vice presidente con delega all’Urbanistica). Con sette consiglieri regionali (sei in maggioranza e uno all’opposizione), due assessori, qualche presidente di commissione e un deputato in più, piovuto dal cielo, non ci resta che… approfittarne. Quando mai ci ricapiterà un’occasione del genere!


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