mercoledì 23 giugno 2010

Rifondazione vs il Comune di Formia: nessuno tocchi i lavoratori Cotral

Raffaele Vallefuoco  
24 giugno 2010 
Nessuno tocchi i lavoratori. è il monito lanciato dal segretario formiano di Rifondazione Comunista,  Roberta Trombetti. L’esponente, però, non interviene per esprimere solidarietà ai lavoratori di Pomigliano, ma assolve il compito di segretario territoriale irrompendo nel dibattito cittadino nel giorno in cui gli autisti Cotral annunciano la protesta per la rimozione del capolinea dalla Stazione di Formia. Spiega: «Lo spostamento della fermata si era reso necessario, secondo la versione ufficiale, a causa dei lavori di sistemazione del viadotto sulla litoranea. Un sacrificio che gli autisti avevano accettato senza alcuna lamentela», consapevoli di dover pagare il loro prezzo all’emergenza viabilità. «Poi come spesso succede l’emergenza viene risolta, ma il provvidemento non solo non viene ritirato, ma anzi lo si usa per scatenare una polemica contro gli autisti, che hanno la sola colpa di chiedere il ripristino del proprio diritto a lavorare in condizioni di sicurezza.  Va bene che oggi è tanto di moda sparare sui lavoratori facendoli passare per dei privilegiati, semplicemente perché portano tutti i mesi uno stipendio a casa, ma che l'assessore Cardillo arrivi addirittura a minacciarli  del sequestro del mezzo se si ostineranno a non ubbidire ai suoi ordini, è francamente troppo». Quindi l'esponente delle sezione Enzo Simeone entra nello specifico contestando il mancato rispetto della legge sulla sicurezza: la 626, nonostante «il sindaco Forte e l'assessore al lavoro Treglia avevano assicurato il massimo impegno da parte del Comune di Formia nell'opera di prevenzione». Per questo il sodalizio di sinistra si rivolge direttamente al primo cittadino «perché gli autisti siano messi nella condizione di lavorare al meglio, garantendo la loro incolumità e quella dei passeggeri che trasportano. Ovviamente - conclude sprezzante la Trombetti - rimane aperto il capito della sicurezza in generale ma su questo contiamo di ritornare a breve». I lavoratori, almeno a livello locale, tornano al centro dell’attenzione delle forze di sinistra. Proprio quello che è mancato a Pomigliano.
 

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