sabato 12 giugno 2010

Latina - Latitudine, battesimo di successo

Luisa Guarino
Si sono appena concluse a Latina le repliche dello spettacolo “Cecità” tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Josè Saramago. L’evento teatrale, diretto da Stefano Furlan, è stato replicato per sei serate consecutive presso il Polo fieristico ex Rossi Sud, grazie al patrocinio della Provincia di Latina e alla volontà dell’assessore alle Grandi Opere Marco Tomeo, registrando il tutto esaurito già dopo i primi due giorni di programmazione. “Sera dopo sera - sottolineano gli artefici di questa straordinaria e faticosa performance - i 64 attori hanno inquietato, commosso ed emozionato i 560 spettatori che si sono lasciati guidare in questo viaggio allucinato, una sorta di deportazione di cui lo spettatore stesso è protagonista, un viaggio verso i gradini più bassi della dignità umana, per scegliere poi di uscirne con una ‘purificazione’”.
La cecità che pervade lo spettacolo, e che fa ancora più impressione perché è ‘bianca’, come un mare di latte che allaga gli occhi, è in realtà l’incapacità di vedere, l’indifferenza nei confronti degli orrori che ogni giorno avvengono in tutto il mondo, mentre la vita di ognuno prosegue distratta. Il finale però offre una possibilità di redenzione: spettatori e attori hanno la facoltà di scegliere, di decidere se vedere o no, di essere coscienti e finalmente non più indifferenti.
Ricco di tensione, di muta e intima partecipazione, con silenzi che comunicano quanto le parole dette, sussurrate o urlate, un enorme successo ha accompagnato la messa in scena di “Cecità”, un evento che già lo scorso anno aveva fatto molto parlare di sé, tanto da portare Latitudine Teatro° a replicarlo anche quest’anno, per accontentare le centinaia di persone che in quella circostanza non erano riuscite a trovare un posto. Nel 2009, lo ricordiamo a chi non segue assiduamente il lavoro di questo rigorosissimo gruppo teatrale, “Cecità” è stato rappresentato nell’istituto Einaudi di Latina, dove Latitudine Teatro° aveva da qualche anno la propria ‘residenza’. Poi i rapporti sono cambiati e i ‘nostri’ con l’inizio dell’anno scolastico hanno dovuto lasciare la struttura. Non è stato un momento facile, sia sotto il profilo pratico che psicologico. Ma, se è vero come dice un antico adagio che “per ogni porta che si chiude si spalanca un portone”, quest’emergenza, passato il primo momento di sconforto, ha dato a Furlan e ai suoi collaboratori ancora più slancio e grinta. Sono arrivati quindi l’individuazione di una nuova sede in Via Cisterna 3 e il proseguimento dei vari laboratori. Quando è giunto il momento di pensare a mettere in scena un lavoro che coinvolgesse tutti, docenti e allievi non hanno avuto dubbi: riproponiamo “Cecità”. E il tocco di genio arriva da Furlan che ‘sogna’ da anni i capannoni dell’ex Rossi Sud. Trova un assessore illuminato e il gioco è fatto. Anche se non è per niente un gioco. La scommessa è vinta e il Polo fieristico di Via dei Monti Lepini per la prima volta diventa location di un evento teatrale. Un primato che Latitudine Teatro° potrà vantare per sempre nel suo palmarès.
       

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