martedì 29 giugno 2010

LATINA - La giustizia disastrata

Elena Ganelli
Alla fine qualche ipotesi per risolvere in parte l’emergenza giustizia in provincia di Latina è arrivata ma ciò che saltava maggiormente agli occhi nell’incontro di ieri pomeriggio all’hotel Europa nato su iniziativa dell’Ordine degli avvocati erano le assenze. Vistose perchè di 33 sindaci soltanto il primo cittadino di Aprilia Domenico D’Alessio ha accolto l’invito  mentre dei sei consiglieri regionali pontini hanno garantito la loro presenza soltanto Claudio Moscardelli e Giovanni Di Giorgi oltre all’assessore Stefano Zappalà e al presidente dell’amministrazione provinciale Armando Cusani. Davvero pochi per un problema che dovrebbe riguardare l’intera comunità.
La fotografia del degrado totale nel quale versano le strutture giudiziarie lo ha tracciato, ancora una volta il presidente degli avvocati Giovanni Malinconico. Un copione purtroppo che ormai conosce a memoria: mancano personale amministrativo e magistrati tanto che un’impresa aspetta sette anni per la definizione di una causa e altri dieci per l’esecuzione della sentenza. Una buona ragione per non investire sul nostro territorio e scegliere aree dove i tempi di definizione dele cause sono meno indecenti. «Ormai la pressione su Ministero e altri organismi non può arrivare soltanto da noi - ha sottolineato rivolgendosi ai rappresentanti politici presenti - c’è bisogno di un intervento forte da parte della classe politica e delle istituzioni».
Una richiesta di aiuto anche economico per portare avanti almeno il progetto di informatizzazione del Tribunale alla quale ha risposto il presidente della Provincia Armando Cusani. «Non sono d’accordo sulla divisione di competenze - ha sottolineato rispondendo a Zappalà - e credo che se lo Stato non provvede non possiamo aspettare che la giustizia sia completamente paralizzata e divent i un caso da Protezione civile per intervenre. Qui devono prevalere i principi della solidarietà e della sussidiarietà». Cusani si è quindi dichiarato pronto a fare la sua parte con un impeno finanziario straordinario per contribuire al progetto di informatizzazione del Palazzo di giustizia. Poi è andato anche oltre annunciando l’arrivo a giorni di un protocollo relativo alla copertura, seppure in maniera temporanea, di alcuni posti vacanti ricorrendo al sistema del “comando” di lavoratori attuamente inutilizzati. Un’ipotesi che è già stata esaminata nei giorni scorsi insieme al presidente del Tribunale.
L’impegno è a rivedersi quanto prima per concretizzare entrambi i progetti mentre il Consiglio dell’Ordine ha già indetto per giovedì 8 luglio un’assemblea di tutti gli avocati pontini ai quali sarà illustrato quanto emerso nell’incontro di ieri.

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