Maria Corsetti
Il tribunale civile di Roma dà ragione al Comune di Aprilia e ordina il sequestro dei conti bancari e postali di Aser e Tributi Italia, oltre alla chiusura degli uffici Aser di Aprilia. Un ennesimo punto a favore dell’amministrazione D’Alessio che, a un anno dal suo insediamento, ha realizzato l’obiettivo principale: far tornare la riscossione dei tributi in capo al Comune. Quest’ultima vicenda inizia circa un mese e mezzo fa, quando il Comune di Aprilia chiede il sequestro del database, il sequestro dei conti correnti postali e bancari, nonché la chiusura dell’ufficio di Via Salieri. Il tribunale dispone esclusivamente per il sequestro del database: una decisione alla quale il Comune si oppone con un ricorso-reclamo che evidentemente convince il giudice ad accogliere ogni istanza.
«Appena abbiamo avuto l’ordinanza – spiega l’assessore alle finanze Tonino Chiusolo – abbiamo immediatamente provveduto alla notifica tramite raccomandata, anticipandola via fax, a tutti i soggetti interessati, vale a dire Aser, Tributi Italia, Poste Italiane di Aprilia, Poste Italiane centrale, Monte Paschi Siena di Aprilia, Monte Paschi Siena centrale. Sono soddisfatto, più che soddisfatto per i risultati straordinari raggiunti in quest’anno di amministrazione D’Alessio. Siamo sempre stati sicuri di essere dalla parte della ragione, ma non è stato facile. A questi risultati si aggiungono anche i numeri dell’ufficio tributi del comune che viaggia con circa duecento presenze al giorno e dai cento ai centocinquanta contatti telefonici. Già a fine giugno saremo in grado di effettuare un conteggio di quanto incassato e credo che si tratterà di una cifra straordinaria».
La curiosità ora è tutta per i conti postali e bancari dell’Aser - dei quali è stato indicato come custode il segretario generale del Comune di Aprilia, Paolo Caracciolo - sulla cifra indicata a saldo.
Anche se nessuno si aspetta una bella sorpresa.
venerdì 18 giugno 2010
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