giovedì 28 gennaio 2010

Lavoro nero, una piaga allarmante




Teresa Faticoni

Lavoro nero, nerissimo. Una piaga allarmante accertata dalla Direzione provinciale del lavoro nel 2009. Su 1.723 aziende visitate dagli ispettori di viale Nervi, per 640 titolari sono scattate le maxisanzioni per lavoro nero. In sostanza il 37,14% assume gente non in regola. Per 21 delle aziende finite sotto l’occhio di bue della Direzione è invece arrivata la diffida accertativa. Si tratta di una sanzione che scaturisce quando, nell’ambito dell’attività di vigilanza, emergano inosservanze alla disciplina contrattuale da cui emergono crediti patrimoniali in favore dei lavoratori. In questo caso il personale ispettivo della Dpl diffida il datore di lavoro a corrispondere gli importi mediante il provvedimento di diffida che acquista valore di accertamento tecnico con efficacia di titolo esecutivo, dopo la validazione della Direzione. Un fenomeno che appare non molto diffuso, questo, ma che rende davvero l’idea di come in certe situazioni vengano trattati i dipendenti. Sul totale delle aziende ispezionate gli ispettori hanno preso il drastico provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale con il sequestro del cantiere in 98 casi. In generale 219 sono state le richieste di intervento su esposti o denunce avanzate dal lavoratore stesso. «Detti risultati – commentano il direttore della Dpl di Latina Vincenzo Guarino e il responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico Otello Olivieri - evidenziano l’egregio lavoro, svolto dal personale ispettivo e dal nucleo carabinieri in servizio presso la Dpl di Latina, teso alla riduzione del preoccupante fenomeno delle irregolarità nel mercato del lavoro e in particolare del fenomeno del lavoro nero». Nel 2009 le controversie individuali trattate al palazzo di vetro sono state 1.079 per il settore pubblico e 3.671 in quello privato. Risultati che evidenziano un costante aumento delle istanze presentate, risolte in 90 giorni per il pubblico e 60 per il privato. 3.448 sono stati i provvedimenti di autorizzazione per l’estensione del congedo di maternità per gravidanza a rischio. La fotografia dei lavoratori extracomunitari parla di 12mila domande pervenute. Le quote messe a disposizione del governo per la provincia di latina si fermano, invece, a 6.530 lavoratori stranieri ammessi. I nulla osta rilasciati sono stati 5.411, mentre 518 domande sono state rigettate. A oggi, quindi, rimangono 1.119 posti liberi per chi dall’estero volesse venire a lavorare a Latina.

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