domenica 24 gennaio 2010

Lavori sulla Litoranea a Formia: archiviata la prima settimana


Raffaele Vallefuoco
L’emergenza traffico sembra alle spalle, ma Formia, a una settimana dall’inizio dei lavori sul ponte della Litoranea,  dimostra tutta la sua debolezza infrastrutturale, la cui risoluzione, adesso, non può non trovare spazio nell’agenda politica. Pedemontana o no, la città ha bisogno di una rinnovata progettualità, altrimenti Formia muore soffocata. «Il senso unico alternato – ci spiega un vigile che dirige il traffico – sta funzionando». E’ domenica mattina e la coda si allunga man mano che i secondi trascorrono davanti al semaforo rosso. «La direzione del senso unico viene scelta a seconda delle esigenze di traffico» continua ad informarmi l’agente di polizia municipale mentre scatta il verde e una moto si lancia in direzione Napoli. Una buona soluzione che però si dimostra inefficace negli orari di punta. Non nasconde, però, ottimismo l’assessore alla viabilità Pasquale Cardillo Cupo, il quale a pochi mesi dal conferimento della delega, è già impegnato in una grande prova: «La crisi è superata abbondantemente. C’è qualche presidio di disagio che si acuisce nelle ore di punta, ma il peggio è passato». Quindi conferma quanto già riportato dall’assessore Augusto Ciccolella: «I lavori – analizza Cardillo Cupo – sono in stato avanzato e se continueranno con questo ritmo la ditta rispetterà appieno il termine di consegna del ponte, fissata per il prossimo 30 maggio». Decisamente meno ottimista Luigi De Santis, consigliere comunale del Partito Democratico. «Certo la crisi del primo giorno è archiviata, ma siamo davanti ad un’altra emergenza: quella commerciale». L’esponente è chiaro quando paventa un quadro peggiore di quello congiunturale che sinora ha afflitto le attività formiane. «Formia si è svuotata – spiega De Santis – e tutti i commercianti lamentano un ulteriore calo di vendite. Se non si interviene – annuncia - andremo incontro ad una crisi senza ritorno». Sul tavolo degli imputati la comprensorialità tanto sventolata dal sindaco Forte, ma la cui gestione complessiva non soddisfa il Partito Democratico, il quale nonostante la secca bocciatura del primo cittadino, torna ad invocare la costruzione di un ponte alternativo a quello della Litoranea. «Questo era il momento per un confronto sinergico che coinvolgesse tutti i comuni della zona. Sarebbe stata opportuna una pressione sul governo per un’alternativa viabile al ponte. Una bretella poteva essere la  giusta risposta, spendibile anche nel futuro. Il sindaco che si improvvisa ingegnere afferma che non si può fare, noi la ritenevamo propedeutica a questi lavori». Così come fondamentali sono per il Pd le arterie alternative come Stazione – via Solaro o la Formia – Sparanise, le quali torneranno prepotentemente oggi in consiglio comunale, che si annuncia davvero caldo.

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