lunedì 21 dicembre 2009

LATINA - Gial, il 2010 sarà più dolce

Teresa Faticoni
Investimenti per oltre sei milioni e mezzo di euro alla Gial. La bufera è passata e pare che a Borgo San Michele sia stata utile per pensare al futuro di quello stabilimento. Ieri in Confindustria si è tenuto un incontro nel quale, alla presenza di Cgil, Cisl e Uil categorie agroalimentari, della Provincia di Latina, i vertici della Gial hanno presentato il sospirato piano industriale. Investimenti, si diceva. 5 milioni di euro andranno nell’ammodernamento degli impianti e delle strutture. Un milione e mezzo di euro andrà nella ricerca di nuove produzioni. E proprio qui sta il gancio con il futuro.
L’imprenditore Aniello Ingino ha deciso di cercare nuove soluzioni per l’utilizzo della frutta candita, il business decisamente più debole rispetto a quello dei marron glaceès,  per esempio nella gelateria o nella yogurteria. Magari una sperimentazione per la frutta a basso contenuto calorico, come va tanto di moda adesso. A parte i dettagli, è l’idea che piace. Perchè nonostante l’avviso (troppo affretttato, possiamo dirlo adesso, oppure era solo una provocazione signor Ingino?) di due mesi fa quando si disse che lo stabilimento chiudeva, il domani sembra più dolce. Grazie anche alla tenacia dei lavoratori, alla caparbietà delle parti sociali e anche all’intermediazione dell’assessore alle attività produttive della Provincia di Latina Silvio D’Arco. Grazie, soprattutto, a Ingino che ha deciso di continuare a credere in questo territorio. Fermo restando che per tutto il 2010 una trentina di lavoratori accederanno alla cassa integrazione per consentire all’imprenditore di superare le difficoltà dei momenti in cui non ci sono le campagne di produzione. «Siamo soddisfatti – dichiarano Gioia, Bellezza e Passaretti di  Flai, Fai e Uila – che l’azienda abbia mantenuto l’impegno sancito nei precedenti accordi relativo alla presentazione di un piano industriale; un piano che stavamo richiedendo da almeno due anni e che era diventato fondamentale dopo le vicende degli ultimi mesi». «Un piano – continuano le organizzazioni sindacali – biennale che ci consente di ragionare con una prospettiva più a lungo raggio e che  deve rappresentare la base su cui ragionare per garantire la permanenza di un’azienda storica e importante del territorio pontino come la Gial. È altrettanto chiaro però che le proposte presentateci devono essere costantemente monitorate e vagliate per fare in modo che i percorsi preannunciati abbiano poi la possibilità di una fattiva realizzazione». «Proprio per questo motivo – concludono i segretari – prima della ripresa  produttiva di gennaio ci sarà un incontro in sede aziendale con la rsu di stabilimento per pianificare i piani produttivi immediati e quindi l’organizzazione del lavoro con relativa gestione della cassa integrazione in essere e, subito dopo le festività, abbiamo già calendarizzato un incontro presso la Confindustria di Latina per analizzare meglio le linee del piano industriale; tale incontro propedeutico ad un tavolo istituzionale interassessorile regionale che vedrà la presenza anche della Provincia di Latina per vagliare tecnicamente la fattibilità di tale piano».

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