sabato 26 dicembre 2009

LA VIPERA - La vanità dei nuovi uomini

aemme

Due minuti e sono pronta! Cinque e scendo! Questo succedeva quando le donne erano colpa di ritardi agli appuntamenti, ad una cena a casa di amici, al pranzo della domenica dalla mamma. Era normale fino a qualche tempo fa attribuire alle donne la mancanza di puntualità. Nessuno metteva in dubbio di chi fosse  la responsabilità. Non è più cosi. I tempi evolvono o involvono. Le donne accelerano e, loro, devono provare a starci dietro. Ma non sempre emulano la nostra parte migliore.  Mettersi dal lato del profilo migliore, ore in bagno ad in cremarsi, depilazioni e lifting, sciarpina si o sciarpina no, erano prerogative femminili e, neanche tanto da copiare. Danno un po’ sui nervi, certi uomini che passano ore ed ore in palestra per poi auto ammirarsi davanti ad uno specchio, magari con commento sui propri bicipiti. Plaudono soli alla scoperta della propria bellezza. Ma era proprio così che sognavamo un uomo? Forse neanche loro sognavano donne così determinate, così in corsa alla conquista di tutto, oltre al mantenimento di quanto era già consolidato nelle loro mani. Tutti corrono. Le donne ad essere sempre più autonome, libere e un po’ uomo; gli uomini ad essere sempre più curati nell’aspetto, più fru fru e un pò più donne. Non ci dispiaceva un uomo, che da uomo, ci aprisse lo sportello dell’auto, ci versasse da bere e ci coccolasse come un dono prezioso. E noi, pur inseguendo e raggiungendo gli apici di incredibili carriere avremmo continuato volentieri il nostro originale, naturale, ruolo di donna.

chevipera@libero.it

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