venerdì 27 marzo 2009

TERRACINA - Interinali sfilano in caserma

Francesco Avena
Dipendenti interinali, partono gli interrogatori. I carabinieri cominceranno con ogni probabilità oggi ad ascoltare il personale assunto tramite l’agenzia interinale Ge.Vi dal Comune di Terracina. Inizia così un nuovo capitolo delle indagini predisposte dalla procura della Repubblica di Latina in seguito alla morte del segretario generale Marino Martino. Al filone d’inchiesta affidato ai pm Luigia Spinelli e Chiara Riva e relativo alle assunzioni di personale interinale viene impresso un nuovo ritmo. Dopo l’enorme mole di documenti acquisiti presso gli uffici comunali, le sedi dell’agenzia Ge.Vi di Fondi, Napoli e Roma, è arrivato il momento del faccia a faccia con i lavoratori. Le cui assunzioni, è su questo che adesso deve far luce l’inchiesta, sarebbero state pilotate o almeno deviate dall’azione politica. Cosa già confermata da alcuni lavoratori interinali. Le ricerche muovono dalle assunzioni del 2006. In periodo elettorale, in tempi non concessi, inizia il walzer delle assunzioni. Quasi 70 tra spiaggini e bagnini in servizio presso gli arenili comunali. L’anno successivo sono stati assunti, per lo stesso servizio, la metà dei dipendenti. La corte dei conti bacchetta il Comune per aver infranto il patto di stabilità interno. Oggetto dei rimproveri dell’organo di magistratura contabile è proprio il segretario generale Martino. Dopo il suo suicidio le ricerche si estendono. I carabinieri che indagano sulle modalità in cui avvenivano queste assunzioni di personale ascolteranno oltre 200 persone, tutti i dipendenti interinali che nel corso degli ultimi anni hanno preso servizio presso l’ente municipale. Sarà un lavoro che si protrarrà nel tempo. Prima di ascoltare gli interinali, i militari del capitano Alessandro Giordano Atti e del tenente Mario Giacona hanno passato al setaccio i faldoni di carte e documenti relativi alle assunzioni di questi dipendenti. Al momento non si sa se dallo studio di queste carte siano emersi indizi o prove sufficienti a legittimare o meno le assunzioni. Il confronto diretto con gli interinali potrebbe aprire nuovi scenari sull’inchiesta.

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