domenica 1 marzo 2009

Terracina, Forza Italia vuole far fuori Masci

Francesco Avena

Forza Italia è pronta a sfiduciare il vicesindaco Giuliano Masci. Prima le dichiarazioni del coordinatore provinciale Claudio Fazzone, una presa di posizione forte nei confronti del sindaco Stefano Nardi e la sua amministrazione. La richiesta ben precisa di tagliare i rapporti con il Partito Repubblicano e con il suo vice e assessore alle finanze Masci, raggiunto dall’avviso di garanzia dopo il suicidio del segretario generale Martino e l’accelerazione subita dalle indagini della Procura. Ieri è stata la volta dell’assessore allo sport e al turismo Pietro Serra, che rifacendosi a quanto indicato dal vertice azzurro, ha chiarito la posizione del partito. Serra richiama tutti gli amministratori ad «assunzioni di responsabilità senza precedenti». Estromettere il partito di Giuliano Masci dalla maggioranza di governo in vista del componimento del PdL cittadino, non è l’unico passo da percorrere per il rilancio amministrativo della città. «Servono scelte chiare e decise», altrimenti «è certo e chiaro il disimpegno da questa amministrazione». Un ultimatum che il partito azzurro rivolge al sindaco Nardi e che destabilizza ancor di più una maggioranza ancora traballante e scossa dagli episodi seguiti al suicidio del segretario generale Martino e l’iscrizione al registro degli indagati per Giuliano Masci, numero due dell’attuale compagine amministrativa. Senza il Pri si può governare, ci sono i numeri per farlo. Forte dei numeri e della nascita del PdL in cui il Pri non rientra, Forza Italia spinge Nardi a prendere decisioni precise. Non solo l’ultimatum al primo cittadino, Serra guarda già al dopo Masci. Facile chiedersi, infatti, una volta estromesso Masci dalla giunta, a chi dovrà spettare l’onere di prendere in mano bilancio e finanze del Comune, la vera patata bollente della gestione politica cittadina. «In ordine alla situazione economico-finanziaria, da sempre questione centrale nella gestione politico amministrativa del Comune, riteniamo non più eludibile la necessità ed opportunità che l’assessorato alle finanze venga assunto da un tecnico esterno competente in risanamento di bilanci della pubblica amministrazione, e lo stesso deve realizzarsi anche per la gestione del personale. E’ necessaria – spiega Serra - una stretta collaborazione con il collegio dei revisori dei conti e l’attuazione immediata delle prescrizioni formulate dalla Corte dei conti: meccanizzazione della contabilità, elenco e censimento accurato dei beni immobili comunali». Le richieste del partito azzurro sono chiare e precise, e lo stesso ci si aspetta dalle risposte che il primo cittadino dovrà offrire ai futuri coinquilini di partito nei prossimi giorni. Se è vero che nel PdL An e Forza Italia dovranno ragionare con una sola mente, ciò che afferma Serra e il suo gruppo non può non essere accolto dal sindaco. Che deve valutare anche «un rimodellamento della giunta – spinge Serra - con una redistribuzione delle deleghe secondo criteri di funzionalità, competenza ed efficienza. Oltre che recuperare un clima di distensione e collaborazione con un’effettiva collegialità e coinvolgimento nelle scelte». Se così non fosse, Forza Italia si tirerebbe fuori. Il PdL nascerebbe orfano della sua componente essenziale e al sindaco rimarrebbe una giunta ridotta all’osso, un consiglio ancora più spaccato e una maggioranza a pezzi. Anche perché non solo il partito di Serra vuole escludere Masci e i suoi dalla maggioranza. Già in questi giorni potrebbe arrivare la sfiducia al vicesindaco.

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