martedì 31 marzo 2009

Sezze - Gigolò on - line, finisce nella rete

Daniela Bianconi
Un gigolò è pur sempre un gigolò. Nell'era multimediale, il nuovo "sciupa femmine" decide di agire sulla rete. Pochi lo avrebbero pensato ma i fatti hanno dimostrato il contrario a sedurre e poi a ricattare con un filmato scottante una donna di 40 anni è stato Gianni Consoli, 32enne di Sezze. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri di Monterotondo con l'accusa di estorsione. I fatti risalgono ad un mese fa quando Maria, usiamo un nome di fantasia, un'impiegata di 40 anni divorziata si siede davanti al suo computer e inizia a chattare con il setino in un sito sexy. Dopo alcune conversazioni, alcune delle quali anche un po' spinte accetta di incontrarlo in un albergo. Atmosfera inconfondibile, luci soffuse, rose rosse e champagne per una serata romantica. Peccato che l'uomo - che con ogni probabilità aveva già messo in cantiere di poterla ricattare - abbia deciso di riprenderla con una telecamera nascosta a dovere. Dopo la serata romantica i due si sono risentiti a traverso la chat e in quel preciso istante il piano di Gianni Consoli, già conosciuto per piccoli precedenti penali, è stato messo in prativa. «Se non vuoi che le tue foto in atteggiamenti compromettenti vengano resi di pubblico dominio su internet devi versarmi 1.500 euro». Una minaccia in piena regola. La vittima, che ha i figli in affidamento, anche per timore che gli potessero essere tolti ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Monterotondo. A questo punto su idea dei militari ha teso un tranello ed ha organizzato un appuntamento nel quale avrebbe dovuto consegnare il denaro. L'incontro è stato organizzato in un 'area di servizio e non appena il 32enne ha messo le mani sulla valigia che conteneva il contante è stato arrestato. I carabinieri della stazione di Monterotondo in sinergia con i colleghi di Sezze hanno controllato il suo appartamento e qui hanno trovato un computer e un'agenda, al cui interno erano riportati nomi e nickname di altre donne adescate nella chat, probabili vittime di raggiri simili a quello per cui l'uomo e' stato arrestato. Tutto il materiale è stato sequestrato. Un modo alternativo, ma non certo meno illegale per mettere su una cifra non indifferente. Tutto pur di non lavorare. Un controllo immediato sui siti attraverso i quali il 32enne addescava le sue vittime ha permesso di accertare che il suo “faticoso lavoro” da giugolò gli aveva già fruttato un discreto conto corrente attraverso il quale aveva accumulato una piccola fortuna. Fino a due giorni fa nessuna donna si era ribellata e tutte avevano ceduto al suo fascino, ma quando ci sono i figli in gioco come in questo caso la situazione cambia e per Gianni Consoli si sono aperte le porte del carcere di via Aspromonte.

Nessun commento:

Posta un commento