lunedì 16 febbraio 2009

Meccano in marcia sull'Appia per la salvezza

Daniela Del Giovine

«Iniziative eclatanti che faranno parlare di noi". Voce unanime tra i rappresentanti dei lavoratori Meccano. Questa mattina in fabbrica assemblea dell'Rsu di base, insieme ai dipendenti Meccano. Si parte dalla fabbrica, ci si riunisce, si discute e poi tutti fuori in marcia sull' Appia. Ancora non è ben chiaro se, la direzione sarà verso Latina o verso Cisterna. Intanto una cosa è certa i lavoratori marciano per il rispetto dei loro diritti. Il termine ultimo, dato dall'imprenditore è quello del 20 febbraio: venerdì prossimo. Termine che, su richiesta insistente delle parti sociali, era stato gia prorogato di una settimana. Infatti, i lavoratori dovevano ricevere, le lettere di licenziamento da parte dell'azienda, venerdì scorso. Questa si prospetta una settimana di lotta, ma di quelle di altri tempi. E' iniziato il conto alla rovescia per i 158 lavoratori, man mano che la data dei licenziamenti si avvicina, le iniziative si intensificheranno. Si parte tranquilli e poi non si sa. Non si esclude il blocco della ferrovia. Pendolari avvisati. Il neo segretario provinciale (Fim-Cisl) Andrea Minniti precisa:«orami la scadenza del 20 febbraio è dietro l'angolo. Abbiamo di fatto 3 giorni e, dobbiamo trovare soluzioni concrete per i lavoratori Meccano. Questa cosa (la mobilità) non vorremmo che passasse per meno grave di quella che di fatto è». Gerardo Terrazzino (Fiom- Cgil) specifica: «non abbiamo ancora notizie dalla Regione Lazio. Prima che Alberto Veneruso decida lui per tutti noi, dobbiamo fare qualcosa e muoverci. Abbiamo la necessità principale, in questo momento, di pensare e di mettere in sicurezza i 158 lavoratori Meccano. E' vero che c'è la mobilità ma, l'assistenza non è una soluzione valida. Noi non vogliamo questo. Dobbiamo pensare anche a tutte le persone che hanno ancora 15/20 anni di lavoro, prima di andare in pensione. Comprendo che può sembrare strano che - continua Terrazzino- andiamo "contro" le decisioni prese da Sviluppo Lazio sulla questione e, ad alcuni può sembrare che in questo momento vogliamo dare una mano all'imprenditore Alberto Veneruso. Ci tengo, per questo motivo, a precisare che : non è questa la realtà dei fatti. Il nostro obiettivo fondamentale sono i 158 lavoratori e il loro futuro. Non possiamo e, non dobbiamo subire passivamente e lo dimostreremo con le iniziative che intraprenderemo in questi giorni». Tommaso Marcocci, segretario provinciale Ugl dichiara:«siamo stati abbandonati da tutti: Regione e Sviluppo Lazio in testa. Certo fino a venerdì o fino alla convocazione del tavo d'incontro, qualora venisse convocato, non escludiamo un attacco anche alle istituzioni, tra cui il Comune di Cisterna per il mancato sostegno dato sull'area chiesta dal Consorzio Aria. Come al solito è andato tutto nel dimenticatoio». Anche i lavoratori Erickson di Latina hanno qualche problema. Per il momento la loro situazione sembra interessare solo il sito. L'Ericsson, sembra preferire il trasferimento di tutti i lavoratori sull'Anagnina. Fino ad oggi, il sito, permetteva di lavorare a tanti dipendenti che vivono nella nostra zona, senza dover stare ore sui mezzi pubblici prima di cominciare a lavorare.

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