giovedì 26 febbraio 2009

Haupt Pharma detta le regole del rilancio

Teresa Faticoni
Si è tenuto ieri il tanto atteso incontro tra la Haupt Pharma e tutte le sigle sindacali. L’azienda che è subentrata a Pfizer nello stabilimento di via Monti Lepini ha voluto aprire un tavolo con Cgil, Cisl, Uil e Ugl categorie chimici dopo che la sola Ugl – il sindacato maggiormente rappresentativo tra i lavoratori di quel sito - aveva aperto una stagione di conflitto dopo che la multinazionale americana del farmaco non aveva stipulato l’accordo per la stabilizzazione del personale con la società entrante. Ieri la Haupt ha confermato in maniera categorica che non ci sarà consolidamento per tre anni. Va conquistato. La fabbrica di Borgo San Michele cambierà completamente fisionomia: da centro di costo si trasformerà in luogo di profitto. Prima nel network Pfizer venivano assegnati a Latina prodotti che facevano profitto con la commercializzazione. Ora Haupt è nel mercato: il profitto si fa qui e subito. Tra i parametri che Haupt ha annunciato, infatti, per le produzioni c’è la velocità: cioè il tempo che intercorre tra l’arrivo della commessa e il suo esaurimento. Un altro indice sarà la flessibilità dell’organizzazione. I sindacati hanno chiesto formazione per tutti, dai dirigenti agli addetti al ciclo produttivo. Perché non si tratta solo di un cambiamento di strategia, ma di un cambiamento di cultura, che va sostenuto per non cader nel vuoto. Una nota di positività è stata annunciata ieri: la Haupt ha chiesto ai sindacati di siglare un accordo per la proroga di alcuni contratti a tempo determinato in scadenza. «Abbiamo chiesto maggiori garanzie – sottolinea moderatamente soddisfatto Luciano Tramannoni, segretario generale della Femca Cisl di Latina – vogliamo maggiori aspettative per il futuro».

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