Lidano Grassucci
Un mio collaboratore manda un pezzo accorato di condanna sul blitz israeliano contro le navi di pacifisti, una mia amica mi telefona affranta per la barbarie dei figli di David per la stessa circostanza. In Tv una paffuta Annunziata, già presidente Rai, mi spiega quanto siano “sciocchi” gli israeliani e, sottointeso, cattivi. Lei, l’Annunziata, contr le navi ci avrebbe mandato la polizia municipale o, meglio ancora, il 118. Come se da Gaza su Israele quelli di Hamas mandano, di tanto in tanto, coriandoli, confetti al cioccolato, o rose rosse. Dal Libano del sud poi arrivano annunci di festa e Campari soda.
Ascolto, leggo, sento ma…
Ma il mio collaboratore non ha mai scritto indignato contro chi, da Gaza, lancia i missili sulle scuole, sulle case, sulla gente di Israele? La mia amica non mi ha telefonato inorridita per i bimbi ebrei uccisi sugli scuolabus dai terroristi di Hamas?
Non tutti muoiono uguali. Mentre penso leggo un articolo di Aldo Cazzullo su Il Corriere della Sera, lui si indigna perché davanti al ghetto di Roma c’è chi ha urlato all’indirizzo degli ebrei “fascisti”. Lui ricorda che il 16 ottobre del ’43 da lì i nazifascisti ne portarono via in 1022, duecento bambini, tornarono in 17, nessuno dei duecento bimbi, nessuno. E in pochi si indignarono, in pochi telefonarono, in pochi guardarono, molti meno, se possibile, ricordano.
Destino bestia. Oggi sui giornali ebraici di Israele ci si interroga sulla giustezza del blitz, sulla necessità, sulla sua barbarie. Avete mai letto di dubbi sui giornali di Gaza dei missili caduti in testa ai bimbi di Israele? Mai letto di dubbi di Hamas sulle bombe davanti ai fast food?
Non so se il blitz è stato giusto o meno, so che nessuno ha voglia di sentire le ragioni degli ebrei, dei giudii, degli assassini del Messia.
E’ facile stare con gli ebrei quando si fa retorica di memoria, quando non costa nulla. Difficile quando è difficile. Ecco oggi che è difficile sto con loro, con l’idea di uomini liberi che hanno. Tutti i bimbi figli di Israele debbono saper leggere per conoscere il sacro, i figli delle altre fedi no. Questa è la differenza per questo prima di giudicare cerco di capire e il vero non è mai nero su sfondo bianco. Personalmente sto con i liberi, anche quando sbagliano, perché chi segue i dittatori, chi è complice, è comunque servo e non è roba mia.
Chissà se scriveranno, se si indigneranno, quando a scorrere sarà sangue ebreo, che per troppi di noi è sangue “sbagliato”.
Mi indigno per i 19 morti in nave perché mi sono indignato per la barbarie dei missili di Hamas, perché ricordo il silenzio della mia gente, la complicità ignobile dei complici, per i 200 bambini del ghetto.
mercoledì 2 giugno 2010
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non sa quanto ha ragione direttore...la verità è che l'opinione pubblica è a prescindere contro Israele, ma nessuno si chiede il perché di questo comportamento. Tutti bravi a dire che gli Israeliani sono bestie, ma vorrei vedere chiunque al loro posto cosa farebbe...Israele non dico che ha fatto legittima difesa, ma ha cercato in un qualche modo una sorta di tutela
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