Elena Ganelli
Hanno cercato di spacciare droga in un’aula del Tribunale di Latina ma sono stati scoperti ed arrestati in flagranza di reato e oggi saranno processati per direttissima.
Protagonisti due imputati, addirittura detenuti, che ieri mattina erano comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare Tiziana Coccoluto in quanto appartenenti al gruppo di sette persone responsabili di avere messo a segno il 6 luglio dello scorso anno un assalto armato ai danni di un furgone portavalori a Gaeta.
Daniele Piani, Diego Pedetta, Maurizio e Marco Di Giuseppe, Luciano e Mario Febi e Fabrizio Toti sono chiamati a rispondere di rapina, lesioni aggravate ai danni dei tre metronotte che si trovavano sul blindato, ricettazione e detenzione illegale di armi da fuoco, reati dei quali si doveva discutere ieri matina con riferimento alla richiesta di rinvio a giudizio presentata dall’accusa. Ma a conclusione dell’udienza, rinviata per problemi di notifiche, proprio mentre gli imputati (che sono tutti detenuti in carceri diverse e per disposizione espressa del giudice non possono avere contatti tra loro) stavano uscendo dall’aula dell’udienza preliminare dalla porte posteriore, uno degli ispetori di polizia carceraria addetti al loro trasferimento si è accorto che Diego Pedetta consegnava qualcosa ad uno degli altri imputati. Nonostante le manette. Così l’uomo è stato perquisito e addosso gli sono stati trovati tre piccoli involucri di cellophane all’interno dei quali era contenuto dell’hascisc. Il tutto sotto gli sguardi sbigottiti degli avvocati, del gup Tiziana Coccoluto e del pubblico ministero Olimpia Monaco, ancora
presenti nella stanza dell’ udienza. Per Pedetta è scattato immediato l’arresto per cessione di sostanze stupefacenti, reato per il quale sarà processato questa mattina con rito direttissimo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina. Inevitabile chiedersi come un detenuto possa essere in possesso di droga e soprattutto portarla con se senza che qualcuno se ne accorga.
martedì 4 maggio 2010
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