martedì 27 aprile 2010

LATINA - Avio, un altro rinvio sul filo di lana


Teresa Faticoni
Ancora un rinvio per l’accordo Aviointeriors. Ieri il tavolo della trattativa tra le parti sociali e i vertici del gruppo Veneruso era sul punto di rompersi. Perché c’è il nodo della rotazione tra i dipendenti («lavorare meno lavorare tutti» come si diceva ai vecchi tempi) che non si riesce proprio a sciogliere. Quando l’azienda ha deciso di aprire la procedura di ammortizzatori sociali i sindacati avevano chiesto di fare la cassa ordinaria, e non straordinaria. Niente da fare. Al tavolo delle concertazione hanno chiesto l’anticipazione delle retribuzioni. E su questo pare che ci sia stata un’apertura. Il management ha detto sì anche alla richiesta di inserire a margine dell’accordo la garanzia che questa cassa non sfoci in un licenziamento alla sua conclusione. Ma quello che proprio non vuole concedere è la rotazione del personale, avendo sottratto alla procedura i reparti commerciale e progettazione. Su questo si è basata la discussione di lunedì e di ieri. Ma tutto si è risolto in un nulla di fatto. «L’azienda punta i piedi su certe situazioni che noi non possiamo trascurare», dichiara Tiziano Maronna della Fiom Cgil. Ora. La cassa integrazione straordinaria è possibile solo se c’è l’accordo sindacale, altrimenti non si fa nulla. Nell’ennesimo vertice di lunedì (sollecitato dall’azienda al momento in cui i sindacalisti si stavano alzando per rompere il tavolo) dovrà fare qualche passo indietro.

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