martedì 27 aprile 2010

Aprilia - «Ho sparato per difendermi»

Elena Ganelli 
Udienza carica di tensione ieri  nell’aula della Corte di Assise di Latina dove si celebra il processo a carico di Davide Mariani, il tabaccaio di Aprilia accusato di avere ucciso con un colpo di fucile, nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2008, Daniele Marcineanu, un giovane rumeno che insieme ad alcuni complici aveva rubato all’interno della taaccheria sottostante la sua abitazione.
Ed è proprio durante la  deposizione dell’imputato, chiamato a rispondere di omicidio volontario, che l’atmosfera si è surriscaldata tanto da costringere il presidente della Corte, Pierfrancesco De Angelis, a sospendere per un po’ l’udienza minacciando addirittura di far intervenire le forze dell’ordine per riportare la calma. Mariani, rispondendo alle domande degli avvocati di parte civile Palma Seminara e Stefania Inglese, ha ricostruito il dramma di quella notte sottolineando di avere sparato dal balcone della sua casa contro delle sagome che si allontanavano con alcuni sacchi, quelli nei quali erano state messe le stecche di sigarette rubate dalla tabaccheria. Un racconto che in realtà non coincide con le dichiarazioni rese subito dopo i fatti dal 45enne il quale aveva raccontato di avere visto i ladri in fuga e di avere sparato. Così i legali della famiglia della vittima lo hanno incalzato chiedendo come si sentisse dopo avere ucciso un ragazzo di 20 anni per qualche stecca di sigarette rubata, affermazione in seguito alla quale Mariani si è messo a piangere mentre i familiari, seduti tra il pubblico, hanno cominciato ad inveire contro i legali di parte civile costringendo il presidente della Corte a richiamarli all’ordine per poi sospendere l’udienza e uscire dall’aula. Alla ripresa è stato il pubblico ministero Vincenzo Saveriano  ad interrogare l’imputato il quale ancora una volta ha accontato l’effetto devastante che le vicende di quella notte hanno avuto sulla sua famiglia, moglie e figli compresi. Ma il rappresentante dell’accusa, alla mano i verbali delle dichiarazioni rese dal tabaccaio, ha messo in evidenze le numerose discrepanze tra le prime dichiarazioni e la testimonianza di ieri in aula.
«Che tipo di timore poteva avere - ha chiesto il pm - se i ladri non si trovavano all’interno della sua casa ed erano già in fuga sulla strada? E se scappavano, come lei ha dichiarato avendoli visti dal balcone della sua abitazione, per quale ragione ha sparato?».
Mariani ha continuato a ripetere di non essere certo che stessero fuggendo e di avere esploso quei colpi con il suo fucile, uno dei quali prese in pieno il giovane Daniel Marcineanu, solo ed esclusivamente per paura. E per difendere la sua famiglia.
Poi è stata la volta del perito balistico nominato dalla difesa dell’imputato il quale ha fornito alcune delucidazioni di carattere tecnico prima di aggiornare l’udienza a martedì prossimo, 4 maggio, per l’avvio della vera e propria discussione.
A prendere la parola per il primo sarà il pubblico ministero Saveriano per la requisitoria e la richiesta finale. Poi sarà la volta della difesa.
  

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