martedì 20 aprile 2010

Bristol, istituzioni in campo

Teresa Faticoni


La sala del centro sociale di Ponte Nuovo a Sermoneta Scalo è piena di rappresentanti istituzionali. Si parla della Bristol. Si parla del futuro occupazionale di circa 800 dipendenti, mille persone dell’indotto, ma anche e soprattutto del domani di un tessuto industriale le cui maglie si slabbrano giorno dopo giorno. Il sindaco Giuseppina Giovannoli fa gli onori di casa leggendo il testo di un ordine del giorno che sarà spedito non solo a Bristol, ma anche a Corden Pharma che ha acquistato il sito di via del Murillo. In platea Salvatore D’Incertopadre, segretario della Cgil di Latina e Dario D’Arcangelis della Filctem Cgil; Luigi Cavallo della Uilcem Uil; Roberto Cecere della Femca Cisl; Armando Valiani della Ugl Chimici; per il fronte istituzionale ci sono i sindaci di Bassiano Costantino Cacciotti, di Cisterna Antonello Merolla, di Sezze Andrea Campoli, di Norma Sergio Mancini, per il Comune di Pontinia l’assessore Ernesto Bilotta; il consigliere provinciale del Pd Enzo Eramo e l’assessore provinciale alle attività produttive Silvio D’Arco. Ci sono anche i rappresentanti sindacali unitati dello stabilimento. Il sindaco Giovannoli, con il consiglio comunale al completo accanto a sé, va dritta al cuore dell’ordine del giorno. Si chiede che la Bristol sia parte attiva nella cessione, con la garanzia di salvaguardia del sito produttivo, dei livelli occupazionali, dell’interezza  delle tecnologie e degli attuali impianti (impianto trattamento reflui, inceneritore, impianto recupero solventi) per ridurre l'impatto ambientale. Il tutto dovrebbe passare attraverso la presentazione di un piano industriale di Corden Pharma condiviso con parti industriali e istituzioni. «La Bistol ha dato tanto a questo territorio - dice l’assessore D’Arco - ma anche il territorio ha dato tanto alla Bristol». La Giovannoli invita tutti a stare uniti in una vertenza che si può vincere solo lavorando in sinergia. L’atmosfera è quella di un cauto ottimismo, «non parliamo di crisi» è l’imperativo che gira. Intanto è certo: domani tutti saranno a Roma presso il ministero dello sviluppo economico. I rappresentanti istituzionali e quelli dei lavoratori si presenteranno con un pacchetto di domande ben precise, che poi sono i punti dell’ordine del girono scaturito dall’assemblea civica di ieri. Le rsu di stabilimento hanno dichiarato otto ore di sciopero giovedì con un sit in che si dovrebbe tenere sotto i locali di Confindustria Latina. Una protesta che i lavoratori sono disposti a far rientrare nel caso da Roma domani arrivassero buone notizie. E le uniche accettabili sono quelle espresse al futuro indicativo.

Nessun commento:

Posta un commento