giovedì 11 marzo 2010

Sulla Pozzi Ginori di Gaeta i sindacati passa al contrattacco

Raffaele Vallefuoco
La nuova strategia dei sindacati impegnati nella vertenza Pozzi Ginori
passa per il rilancio e la progettualità del sito gaetano. Una nuova
politica tesa a reperire idee per evitare di far ricadere i tagli solo
sui lavoratori.  è questa l'estrema sintesi del tavolo tecnico
convocato ieri dal sindaco Antonio Raimondi, presso il Comune di
Gaeta, al quale hanno partecipato Cgil, Cisl e Uil. Sullo sfondo
dell'incontro un macigno che grava sullo stabilimento gaetano: un
deficit di oltre 5 milioni di euro. L'azienda invoca l'austerity,
mentre le organizzazioni sindacali rilanciano idee per evitare che si
metta mano alle buste paghe dei dipendenti. In particolare, spiega
Roberto Cecere della Cisl: «Abbiamo chiesto al sindaco Raimondi di
attivarsi su diversi fronti. In particolare l'azienda ha bisogno di
infrastrutture per ottimizzare le produzioni. Per questo sarebbe
interessante utilizzare l'area prospiciente l'azienda per lo sbarco
della materie prime. Sempre su questo fronte, abbiamo constatato che
al limite con la Pozzi Ginori c'è un binario ferroviario che, se
rielettrficato, aiuterebbero a immettere subito i prodotti nel mercato
europeo, l'unico, in questo momento, in grado di assorbire i prodotti
di qualità alta che Gaeta produce». Ma non solo perchè la nuova
politica di collaborazione guarda anche alle energie verdi. «Si
potrebbero istallare pannelli fotovoltaici capaci di far risparmiare
su elettricità e gas metano, abbondantemente utilizzate dall'azienda».
Tutte proposte che l'amministrazione si è detta disponibile ad
accogliere e che saranno al centro di una conferenza dei sindaci che
Raimondi intende convocare per la prossima settimana. Si tratta di
importanti proposte che saranno anche al vaglio del managment
dell'azienda nella riunione convocata con i sindacati il prossimo 17
marzo, che dovrà valutare anche un'ipotesi di congelamento dell'Ici. A
margine dell'incontro non mancano le polemiche. Ad alzare il polverone
la Ugl Chimici, mediante il suo esponente provinciale Armando Valiani,
che lamenta la mancata convocazione della sigla che rappresenta. «Non
chiamarci - polemizza - è stato un grave errore in quanto, esistendo
da sempre all'interno dell'azienda, è mancato un rappresentante di
rilievo».

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