lunedì 22 marzo 2010

Scetticismo tra i cittadini sulla realizzazione della Pedemontana

Raffaele Vallefuoco 
Da giorni un mega striscione, affisso alle lamiere del cantiere del multipiano delle poste, calamita l'attenzione di cittadini e automobilisti. Imbambolati davanti all'elaborazione grafica della "Pedemontanta come sarà" cercano di individuare abitazioni e terreni di proprietà. Obiettivo? Capire l'impatto che questo mega progetto avrà su quotidianità e beni di proprietà. Mi incuriosisce la loro attenzione, per questo mi avvicino ed esclamo in tono entusiasta: «Allora questa pedemontana si farà?». A rispondermi un'anziana donna che, prima di espormi tutte le sue perplessità sull'infrastruttura, mi domanda: «Ma tu quanti anni hai. «Ventidue» rispondo a questo strano rovesciamento dei ruoli. «E allora manco quando avrai 80 anni la vedrai!» esclama stizzita. Una risposta che mi spiazza, e alla quale replico: «Ma lei è di sinistra!» «Ma quale sinistra - incalza - a me fanno schifo sia quelli di destra che quelli di sinistra. Non è una questione politica, ma solo che sono anni che parlano di sta pedemontana e ancora non s'è vista». In effetti l'attuale querelle politica che vede contrapposte le principali forze politiche del territorio non tiene conto degli anni che il sogno viabilità si porta alle spalle. «Mio padre Domenico - spiega ogni volta il consigliere comunale Stefano Paone -  parlava già di Pedemontana, ricordando che nel 1922 il sindaco Giovannoni l'aveva inserito nel Piano regolatore della città». Ci avviciniamo  quindi ai cent’anni. Ciononostante dall'amministrazione gridano al successo. «Il progetto è in fase conclusiva- spiega l'assessore Erasmo Ciccolella che, incurante della polemiche del centrosinistra, si dice fiducioso sull'arrivo dei finanziamenti all’infrastruttura. - L'importante è l'approvazione dell'Anas» spiega. Di parere  opposto Sandro Bartolomeo, capogruppo consiliare del Partito Democratico, che parla di scorretta propaganda istituzionale. «Al di là della liceità di quella affissione, è evidente che assistiamo all'ennesima bufala, sia perché servirebbero 700 milioni di euro per la realizzazione della pedemontana che per il rischio di compromissione della salubrità delle sorgenti che insistono sulla area». Insomma, non se po fà. «Ma - continua Bartolomeo - l'autore di quello striscione ci ha abituato ai grandi slogan: ricordiamo la rotonda che avrebbe smantellato il giorno dopo l'elezione e che, invece, ha inaugurato; l'abbonamento che avrebbe ridotto a venti euro e costa sempre uguale, solo per citare alcune delle bugie elettorali alle quali ci ha abituato».  Insomma l'entusiasmo che circonda questo progetto si accompagna alle perplessità di opposione e cittadini, non ultimo un uomo che alla mia domanda: «Si farà o meno la pedemontana?»Mi risponde spartano: «Mah». Poi si volta e se ne va a piedi. 

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