venerdì 5 marzo 2010

Pozzi Ginori, Luciani (Pd): sos conversione

Raffaele Vallefuoco  
La Pozzi Ginori, ventricolo cardiaco dell’economia gaetana, è tornata da diversi giorni al centro del confronto politico. Sullo sfondo di questa querelle c’è lo scontro tutto interno tra il management da una parte che chiede sacrifici, e i dipendenti dall’altra che sono stufi di mobilità e cassaintegrazione. Insomma sacrifici si, ma solo se ricadranno su tutte le componenti dell’azienda. Dal canto suo la politica interviene per mezzo del consigliere comunale Fabio Luciani che chiede coesione. «Il futuro dello stabilimento della Pozzi Ginori è una questione talmente delicata  che dovrebbe spingere le forze politiche locali a non dividersi e a non rincorrere inutili primati e distinguo». Quindi l’esponente del Pd analizza la cornice sindacale alla luce dell’approvazione all’unanimità  in consiglio  di un odg bipartisan, per sostenere la competitività e l’occupazione dello stabilimento. «Sono d’accordo con chi sostiene che consentire la costruzione di un nuovo capannone industriale o di altre strutture logistiche non rappresenti una proposta sufficiente a scongiurare la possibile chiusura dello stabilimento, ma allo stesso modo potrebbe non essere sufficiente neanche  l’istituzione del consueto tavolo tecnico tra enti Locali e Ministero. L’insieme di queste proposte, se non inserite in quadro unitario e condiviso da tutte le forze politiche, rischia  di essere inefficiente. L’odg votato in consiglio  e il lavoro della commissione consiliare per le attività produttive vanno dunque nella direzione di affrontare in maniera organica e condivisa le gravi crisi occupazionali che stanno investendo la nostra città. La vicenda dello stabilimento della Pozzi Ginori di Gaeta – continua Luciani -  purtroppo va ad inserirsi in un quadro macroeconomico internazionale e nazionale ancora molto negativo.  Il caso della Pozzi Ginori si configura però quasi come un’eccezione rispetto alle tendenze  generali del nostro Paese, perché sono presenti sia fattori di contesto che aziendali molto favorevoli, che non giustificano minimamente una possibile scelta di ridimensionamento o addirittura di chiusura del sito industriale di Gaeta.   Le prospettive future della Pozzi Ginori  dipendono fortemente dalla conservazione della produzione presso il sito di Gaeta di prodotti di fascia medio - alta. Rinunciare a queste produzioni a favore di altre di più bassa qualità significa nella sostanza creare le condizioni aziendali per la chiusura dello stabilimento.  Di conseguenza l’iniziativa più importante da portare avanti è di opporsi alla riconversione della produzione dello stabilimento di Gaeta verso prodotti di qualità medio-bassa  che molto probabilmente sarebbe il preludio ad una chiusura nei prossimi anni del sito produttivo».
 

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