sabato 27 febbraio 2010

Mezze cartucce, ambizioni e politica


Marco Picca

In passato mi divertivo ad osservare le mezze calzette della politica che ad ogni consultazione elettorale si armavano di autoconvinzione, gonfiavano il petto e vai! Tutti lanciati al salto di qualità. I consiglieri circoscrizionali? Potenziali sindaci. I consiglieri comunali? Probabili assessori. I consiglieri provinciali? Sicuri presidenti di Regione. Alcuni sindaci? Prossimamente Papi. I vicesindaci? Almeno Cardinali.
Oggi sono disgustato.
A Latina ci sono nato ed ho passato buona parte della mia vita a fare un lavoro che mi ha tenuto minuto per minuto a contatto con le persone. Credo di averle iniziate a conoscere. A questo aggiungi  qualche piccolo ruolo che ho ricoperto, l'iniziativa editoriale di questa testata e l'obbligo  di approfondire la conoscenza dei soggetti che man mano mi si sono parati davanti.
Sorpresa? Credo di sì. Perché se ancora oggi mi vedo presentare interlocutori candidati o aspiranti che cercano di farmi capire il mondo mi convinco dell'inadeguatezza dei soggetti  e l'essere sprovveduti nel sottovalutare l'attenzione che "la società civile" mette nel valutare le persone.
L'arroganza, la presunzione, il delirio di onnipotenza che colpisce i nostri "politici" li rende totalmente vulnerabili ad ogni loro esternazione. Per dirla in francese: raccontano tante e tali cazzate da disarmare l'ascoltatore. Gran parte dei nostri campioni è a mala pena arrivato alla terza media, ma insegna qualsiasi materia a tutti. Quasi tutti i nostri grandi scienziati non ha mai lavorato o lo ha fatto molto poco, ma è il toccasana di tutti i mali davanti alle più nere crisi economiche. Solo per aver ricoperto qualche incaricuccio rappresentando 5-600 elettori pensano di essere almeno chiamati dal Presidente della Repubblica per formare il prossimo Governo. Pazzesco.
Già da qualche giorno chi ti chiama a destra, chi a sinistra per spiegarti quanto sei fortunato a sapere in anteprima come verrà stravolta la regione se voterai per lui. Tutto il bene del mondo contro il male totale subito fin ora, però agli stessi prezzi di quelli di prima. Intendo il compenso dei consiglieri regionali che è equiparato, se non sbaglio, a quello dei parlamentari.
Qualcuno a questo punto può pensare: ma allora sei buono solo tu? No, io non penso di essere buono, ma ne sono consapevole. La maggior parte dei competitor alle prossime regionali ne è consapevole? Non credo.
Cari candidati, non deve essere sconvolgente apprendere che esistono mezze calzette, mediocri, discreti, buoni, ottimi ed eccellenti. Le eccellenze secondo me in questa provincia sono poche nel centro destra e nel centro sinistra, forse tra i primi pure meno. Prendete coscienza che la maggior parte di voi ha già avuto tanto dalla propria carriera politica rispetto a quanto, per cultura, esperienza, acume, idee avrebbe meritato. Accontentatevi, ingordi!
Scendete dalla cattedra, ascoltate la gente che forse qualcosa da imparare avete. Non sottovalutate gli elettori che, forse perché la provincia è provincia, la gente chiacchiera e dei propri "rappresentanti", anche se non vi sembra, conosce tutte le qualità e le carenze.
Essere ambiziosi è un sentimento sano, autoconvincersi è dannoso, credere di essere diventati onnipotenti dimostra di essere diventati vittime della propria ambizione.
Vi pensate casta, ma a volte sembrate un cast di quelli teatrali, da avanspettacolo.
Fortuna che qualche vero leader c'è e il capo, quello vero, non si discute. Zitti!  Anche ad essere gregari, con umiltà e onestà si serve la collettività.

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