giovedì 25 marzo 2010

Vescovi e urne

Lidano Grassucci


I vescovi parlano alla vigilia del voto, è una vecchia storia sulle pecore che senza pastori si perdono nel mondo. I vescovi hanno sempre parlato di cose di Dio e lì hanno l’esclusiva, ma sulle cose terrene no, non hanno esclusive qui è terreno umano, umanissimo, fatto di errori, di erranti, di sporco. Lo stesso sporco che passa dentro, non la Chiesa, ma le sue gerarchie, dentro i suoi uomini. Come raccontare di virtù quando c’è dentro il cancro del male verso i bambini?
Tacere a volte è Grazia, tacere a volte è opportuno. Gli italiani sono chiamati a scegliere chi ripara le buche sulle strade e chi tiene aperti gli ospedali, non si sceglie tra la vita e la morte. Leggo delle vicende della Basilicata con cadaveri che sacerdoti avrebbero “dimenticato” in soffitta. Credo che qualche interrogativo a Roma se lo dovrebbero porre e cominciare a lasciare l’Italia agli italiani. Roma è bella da quando “sovrano è il popolo”.
La Bonino viene da un mondo, quello del radicalismo, che è iperborghese, ridondante. La Polverini viene da un sindacato di testimonianza che ora, grazie alla Tv, si presenta come classe di governo. Scelgano i laziali, liberamente, perché non sono in gioco valori eterni ma solo, più modestamente, funzioni dell’amministrare. E anche i preti votino chi credono da cittadini della Repubblica, il resto è retorica.
Non sono ipocrita dico questo davanti alle considerazioni dei preti sulla vita come l’ho detto davanti al “male del capitalismo”, come l’ho detto di preti che si fanno anti usura o si sostituiscono a magistrati e carabinieri contro la mafia.
Mi direte: ma tu sei anticlericale. E’ vero, lo sono perché italiano e 150 anni fa loro, i preti, l’Italia non la digerirono e, credo, non l’abbiano mai digerita. Il cittadino Bagnasco può dire ciò che vuole, il capo della Cei Bagnasco no ha il limite del rispetto della Repubblica. E non finirò mai di ringraziare i bersaglieri per avermi liberato. Voto Polverini o Bonino perché lo decido io. 

Nessun commento:

Posta un commento