domenica 28 marzo 2010

L'ARCINORMALE - Due idiozie e il non voto.


 Lidano Grassucci

Stanno rimanendo a casa in tanti. Perché? La domanda se la dovranno fare i nostri politici, ma credo la nostra comunità tutta passata la buriana dei numeri elettorali. La politica non  appassiona se è solo carrierismo personale, se è una scelta di campo tra escort e trans, se è il luogo della gamba tesa dei giudici, se è il luogo della indecisione infinita del governo. Bettino Craxi alcuni anni fa faceva politica aveva ancora un senso di modernizzare questo paese con il concetto per noi rivoluzionario di “democrazia governate”. Che significava il dovere di chi governa di scegliere, degli elettori di controllare  e della società di modernizzarsi. Berlusconi governa dal '94 e la riforma della magistratura non l’abbiamo vista, dal '94 assistiamo a squallidi processi televisivi . Il vuoto dell’indecisione della politica è stato sostituito da tribuni vestiti da giornalisti e da magistrati che si stanno allenando a diventare politici. Berlusconi aveva promesso di liberare il paese dalle consorterie che lo tenevano legate a categorie dell’ '800 (sindacati burocratici, organi professionali, funzionari dello stato, inutili e assassini della libera impresa. Continuiamo  con gli stessi personaggi esattamente allo stesso posto abbiamo l’unica sinistra al mondo che non ha coscienza di sé e che dichiara, sempre unica al mondo, di non essere socialista, ma qualcos’altro senza dire cosa sia il qualcos’altro. Una sinistra che è un mix di giustizialismo, post comunismo, e cattolicesimo bacchettone. Poi andiamo a cercare le ragioni per cui non si vota, ma cosa avrebbero dovuto votare gli italiani tra i casi personali del governo e la voglia di vendetta dei tribuni televisivi? Malagodi, Nenni, Togliatti, De Gasperi non sceglievano in base a quanto si discuteva nel salotto di Vespa o ai decibel degli urli di Santoro, ma in ragione dei bisogni della loro urgenza. Certi erano bisogni tra loro differenti , ma tutti reali, oggi il governo ci spiega che la crisi non c’è, che le famiglie non hanno di che chiudere il mese, l’opposizione ci dice che il problema non è il lavoro non è la salute, ma è Berlusconi. Due idiozie in un sistema politico solo. Ecco italiani si sono stancati di scegliere tra idiozie e vorrebbero scegliere tra progetti alternativi di città future. Forse queste semplici domande piegano le ragioni del non voto. Mi dovete dire se in un paese serie poteva aspirare di diventare governatore uno come Zaia o se c’è un paese normale in cui uno come Bassolino poteva ancora volgere il ruolo pubblico e non andare in pensione. Cito due casi fuori dalla nostra regione per non influenzare la scelta di chi oggi andrà a votare ma mutatis mutandi fate voi. 

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