domenica 7 marzo 2010

LA SCAMPAGNATE - I candidati locali, il listino e Roma famelica



 Roberto Campagna
Otto contro otto. Le due maggiori coalizioni delle Regionali, una guidata da Renata Polverini e l’altra capeggiata da Emma Bonino, hanno in provincia di Latina lo stesso numero di liste che le sostengono. Con l’unica differenza che quella dell’ex segretaria nazionale dell’Ugl annovera più candidati: 40 (5 per ogni lista come prevede la legge) contro 36 poiché due liste della vice presidente del Senato, quella dei Verdi e quella del Partito socialista, sono incomplete: contano rispettivamente 4 e 2 candidati. Ma il centrosinistra, poi, si rifà con il listino vincendo 2 a 1. Qualche parola la merita, in particolare, la lista dell’Udc (una delle 6 che appoggiano la Polverini) perché dovrebbe riuscire a bissare il successo del 2005 con cui riuscì a far eleggere Aldo Forte al consiglio regionale. E’ lo stesso Forte a guidarla, seguito dal consigliere regionale uscente Fabrizio Cirilli (si candida come indipendente), l’ex vice sindaco di Cori Renzo Dolci, dal vice sindaco di Latina Patrizia Fanti e dall’ex assessore provinciale Paolo Panfili. Una lista che non solo copre territorialmente tutta la provincia, ma che presenta candidati con un bel pacchetto di voti personali. E’ vero che Cirilli, eletto per due volte consecutive in via della Pisana nelle file di Alleanza nazionale (è poi uscito da questo partito), non prenderà gli stessi voti con cui fu confermato alla Regione nel 2005 (circa 27 mila) né tanto meno  riuscirà a ripetere l’exploit delle Comunali di Latina del 2007 in cui fu il candidato sindaco del movimento “L’altra faccia della politica” (sfiorò il ballottaggio con il 21,92%), ma è altrettanto vero che sulla carta vale parecchi consensi. Insomma, Michele Forte, segretario del partito nonché sindaco di Formia, c’ha visto giusto: l’ha “ospitato” in lista per garantirsi la riconferma di suo figlio. Una precisazione, prima di tornare al listino: se il Tar, anche dopo il decreto del governo, dovesse non riammettere la lista Pdl a Roma non significa che questo partito verrà estromesso anche nella altre circoscrizioni provinciali. Circa i listini: i candidati pontini di quello della Bonino sono Enzo De Amicis, segretario provinciale dell’Italia dei Valori, e Adele Conte, anche lei dipietrista. Mentre l’unico posto che la Polverini ha riservato a Latina è occupato da Gina Cetrone, delegata della Provincia alla valorizzazione dei prodotti tipici. Non è dato sapere come i maggiorenti del Partito democratico hanno preso l’inserimento dei due dipietristi: hanno solo contestato l’esclusione di Luisa Laurelli, ex presidente della commissione sicurezza della Regione. Un’ipocrisia la loro. Sinceri (ma solo in parte visto che hanno apprezzato la scelta della Cetrone) alcuni dirigenti del Popolo delle Libertà, che hanno, soprattutto, contestato il metodo. Insomma, i romani continuano a fare il bello e il cattivo tempo. E questo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che sono famelici quando si tratta di posti, poltrone e risorse e diventano pericottari quando hanno a che fare con questioni burocratiche, come l’adempimento, vitale per il loro stesso partito, della scelta dei candidati per le cariche politiche da sottoporre al voto degli elettori.                                     

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