Antonio Picano
Ancora fiamme nella notte di Sabaudia. Ancora due roghi di auto quasi un contemporanea. Ancora un imprenditore nel mirino: Franco Natale, gestore insieme ai fratelli di uno degli stabilimenti balneari storici del lungomare, un passato recente da consigliere e delegato comunale del centrodestra, oggi segretario politico della lista civica Forza Sabaudia. Una notte di dolore e paura per la famiglia Natale, quella tra lunedì e martedì. Poco prima delle tre il boato davanti casa, residence “Il Parco” in via Saint Medard en Jalles, traversa di Via Carlo Alberto, la Land Rover che brucia, l’arrivo immediato della pattuglia dei Carabinieri della stazione locale, poi quello dei Vigili del Fuoco. Qualche minuto dopo, nemmeno il tempo di spegnere il primo incendio, la segnalazione che sulla strada Lungomare un’altra autovettura sta andando a fuoco. E’ una Fiat Multipla, quella che Franco Natale è solito lasciare nel parcheggio clienti adiacente la struttura balneare, condotta in società con i fratelli, presidiata nell’arco notturno da due custodi. Due passi più in là c’è “La Giunca”, il lido-ristorante andata in fumo nella primavera scorsa. Risultato: due auto distrutte, sequestrate e trasportate presso il deposito giudiziario di Borgo San Donato per i rilievi del caso. Ma abbastanza chiara appare la matrice dolosa visto che sul fuoristrada sembra essere stata rintracciata la presenza di combustibile. Profondamente provata, a raccontare i fatti è la stessa vittima, incapace di sciogliere i tanti interrogativi che avvolgono la vicenda. L’ennesima di tale risma a Sabaudia nel volgere di poche settimane. Sempre a danno di operatori commerciali. Ma non solo fiamme nella scorsa notte a Sabaudia. In altri punti della città, via Venezia e via Garibaldi, ignoti hanno danneggiato tre auto in sosta, di proprietà di altrettanti esercenti. Episodi che sembra ormai impossibile ricondurre a semplice vandalismo. Che stanno generando sempre maggiore preoccupazione tra gli abitanti, con particolare riguardo per coloro che lavorano nel settore delle attività produttive. Non è più tempo di minimizzare. Ne è convinto anche il sindaco Maurizio Lucci che ieri si è messo tempestivamente in contatto con il prefetto Antonio D’Acunto e con i comandanti delle forze dell’ordine del territorio, nelle quali nutre grande fiducia. “Per fermare l’escalation invito coloro che hanno subito accadimenti del genere a scandagliare nel fondo dei ricordi per portare a galla elementi anche minimi, utili però alle indagini in corso” ha detto Lucci informando che nei prossimi giorni saranno assegnati i lavori per l’installazione del sistema di video sorveglianza: 14 telecamere collegate in wireless a vigilare sul comprensorio municipale.
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