Rita Alla
A rischio disoccupazione 13 autisti. Infatti la società di trasporto scolastico (Sita Lazio) che opera nel comune di Terracina dal 1 marzo lascerà il servizio di trasporto urbano. Questo nonostante sia stata chiesta una proroga per assicurare il servizio di trasporto urbano fino a giugno. Ma la risposta della società alla richiesta di proroga è stata negativa. Un altro problema per il Comune di Terracina e per i 13 autisti che rischiano il posto di lavoro. Quindi un incontro tra l'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore Ezio Longo, e la Ugl di Latina con i dirigenti della segreteria provinciale Giampaolo Leo Sergio Palmieri si è parlato a fondo del problema per trovare una soluzione rapida al problema. Nell'incontro, a cui hanno partecipato anche una rappresentanza di lavoratori, «si è deciso di comune accordo con priorità assoluta – si legge nella nota dell'Ugl – di contattare immediatamente un'altra azienda per assicurare il servizio di trasporto pubblico e nel frattempo di preparare tutta la documentazione necessaria per indire una nuova gara d'appalto». «Nuova gara che – continua il dirigente sindacale Leo – l'Assessore aveva già preparato studiando i punti tutti i punti critici del vecchio appalto in modo da migliorare lo stesso a seguito delle richieste fatte dall'Ugl». «Un incontro che – conclude Giampaolo Leo - si è svolto in totale armonia, nel rispetto delle regole e tra persone consapevoli della difficile situazione che attraversa l'amministrazione, ma c'è l'impegno e la voglia di ricominciare con la priorità di conservare i posti di lavoro e di migliorare i servizi della città. Una storia quella tra la Sita e Comune segnata dalla morosità dell'amministrazione». E una decisione di lasciare il servizio di trasporto già presa durante l'estate scorsa, ma cambiata a seguito dell'accordo in extremis con l'amministrazione che si è impegnò a pagare parte del debito. Oltre al pregresso pari a sei zeri. Un debito che la società vantava o vanta dall'Amministrazione Nardi? Qualora fosse questo il motivo, nessun problema. Nuova gara, nuovo appalto e nuova ditta. E ciao ciao alla Sita. Tanto il contenzioso non va in bilancio. E il dissesto si allontana. Ma prima o poi torna. E a quel punto vedremo se «era chiaro ed evidente che i conti tornavano» e che «il dissesto lo dichiarano le banche e non l'opposizione». In attesa di sapere, le banche segnalano i cattivi pagatori però.
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