domenica 14 febbraio 2010

RENATO CHIOCCA, un regista pontino tra realtà e finzione

Teresa Faticoni
Renato Chiocca. A Latina e anche oltre lo conoscono in tanti: ha quel sorriso scanzonato, va al cinema anche da solo ed è un regista particolare che mattoncino dopo mattoncino sta costruendo la sua strada. I mattoni di Renato sono i suoi cortometraggi, la calce è la passione, le fondamenta sono le sceneggiature, la casa è il cinema. I film di Renato stanno girando tutta l’Italia. L’8 febbraio all’Orobie Film Festival di Bergamo, festival di cinema di montagna, ha presentato “Nanga Parbat – la montagna nuda”. Venerdì 26 febbraio il suo “Il profumo della primavera” sarà al festival Amori in Corto di Terni dopo aver calcato le tele del Lian Corto Festival di Roma (ideato dall’attore Pietro De Silva). E poi ancora in giro: il 6  marzo il suo “Walls and borders – Il muro della Thyssen Krupp” sarà al Vercelli Art Movie Festival, il giorno dopo Renato sarà protagonista di una serie di piccole monografie su registi indipendenti all’officina culturale dell’ex Mattatoio ad Aprilia. L’incontro si intitola “Renato Chiocca. Lavori tra realtà e finzione”. Questa sarà l’occasione per fare il punto sui lavori di questo giovane e dinamico regista pontino. Vediamoli, quindi, i suoi corti. «“La Montagna Nuda” è un documentario di creazione che racconta la spedizione di Daniele Nardi al Nanga Parbat, con i suoi 8126 metri tra le più famose al mondo per la sua pericolosità, come un’avventura umana, intima e spettacolare», si legge nel press book. Il Pakistan, due giovani pontini (Daniele Nardi è setino), un’esperienza da vivere e condividere. «“Il profumo della primavera è un film piccolo, un omaggio alla leggerezza dei giochi e alle emozioni di tanto tempo fa». «Differenti è un cortometraggio nato da un progetto di sensibilizzazione alla legalità che l’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) ha sviluppato dopo un protocollo di intesa firmato con il Ministero della Pubblica Istruzione. La difficile scelta tra lavoro e legalità di un ragazzo del sud e di un ingegnere ambientale che si trovano ad aprire gli occhi su una realtà inafferrabile». Impegno civile, vita vissuta, mondi da scoprire. Questo e tanto altro si trova nelle opere di Renato che continuerà a girare l’Italia e il mondo, ma vorremmo che diventasse grande a casa nostra. 

Nessun commento:

Posta un commento