domenica 14 febbraio 2010

Fondi ricomincia da... Emma Bonino e Maria Civita Paparello

Raffaele Vallefuoco  
«Fondi attraversa un momento politico di grande fragilità ed è necessario ritornare a dare fiducia alle istituzioni». Con queste parole Emma Bonino ha salutato i numerosissimi cittadini di Fondi presenti all'auditorium San Domenico per assistere all'incontro tra le due candidate, l'una a sindaco di Fondi e l'altra alla presidenza della Regione Lazio. Fiducia è il leitmotiv della radicale, alla quale si affiancano trasparenza e partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica del loro territorio. «A Fondi – ammonisce la Paparello – ci sono circa 8000 iscritti al centro per l'impiego, un dato veramente allarmante. Significa che in tutti questi anni di amministrazione di centrodestra non è stato fatto nulla per tutelare i cittadini, soprattutto i giovani che troppe volte sono costretti al pendolarismo per avere una garanzia di futuro». Entrambi gli interventi hanno toccato il turismo di qualità come strumento per riscattare il territorio. La soluzione? L'istituzione di un'agenzia turistica comunale, che programmi e coordini con i parchi e le associazioni operanti nel settore le iniziative di valorizzazione di tutti i settori produttivi, le risorse locali, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Un turismo esigente che lavori per gran parte dell'anno, per un rilancio efficace ed efficiente dell'economia. Due donne diverse per il loro percorso politico, ma unite da un obiettivo: ricominciare, come hanno spiegato. Una parola, certo, che fa rima con cambiamento e che, secondo le parole della Paparello, «racchiude in sè tanti concetti: ridare fiducia alle istituzioni, riappropriarsi del bene comune e non delegare ai soli candidati il peso del confronto politico, ma sentirsi ognuno come se fosse candidato in prima persona e farsi strumento del cambiamento e della persuasione». «La nostra regione – conclude da parte sua la Bonino - ha tutti gli strumenti e i settori adatti per garantire il cambiamento. Ma tutto questo è possibile solo adottando i metodi della legalità, della trasparenza e del rispetto delle regole. A cominciare dalla pubblicazione  integrale di ruoli, competenze, retribuzioni e curriculum di tutti i dipendenti». 

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