giovedì 18 febbraio 2010

L'ARCINORMALE - Le gaffe di Polverini e Cirilli


Lidano Grassucci 
Forse è il caso che qualcuno di quelli che comandano faccia un mini-corso ai ragazzotti che ha mandato in giro a far politica. Prego Berlusconi di avvertire la signora Polverini del fatto che lei è candidata del centrodestra e che il governo di centrodestra nella figura del suo primo ministro Silvio Berlusconi ha scelto in scienza e coscienza di tornare al nucleare. Se la signora Polverini non è d’accordo su questo poteva evitare di candidarsi con questa parte politica e optare per il centro sinistra.
Lo stesso Berlusconi dovrebbe ricordare alla signora Polverini che il centrodestra è per il mercato, per ridurre al minimo la presenza dello stato e che la posizione da lei espressa sul ritorno al pubblico della gestione dell’acqua va bene per il centrosinistra che,  a detto dello stesso Berlusconi, è statalista, e non va bene per il centro destra. Anche qui, se la signora Polverini non è d’accordo poteva evitare di candidarsi con il centrodestra e scegliere il centro sinistra.
Una volta il Duce degli italiani era alle prese con gli atavici ritardi dei treni ereditati dall’Italietta liberale. Il nostro non poteva subire l’onta di questi ritardi e rimise tutto “in orario” includendo nei tempi di percorrenza dei treni anche i loro ritardi. Avrà avuto questo modello la signora Polverini quando ha proposto di ridurre al 35% la quota di raccolta differenziata. In questo modo tutti i comuni arrivano in orario.
Vi ho raccontato queste tre prese di posizione della Polverini per segnalarvi che la politica non è una cosa che puoi apprendere con i Cirannini dalla sera alla mattina. Spero che la signora Polverini studia un po’ meglio perché se è questa la sua idea di Regione ha poco o niente da spartire con quella della destra di governo.
Fra i ragazzi da educare c’è anche il nostro amico, neo-democristiano, Fabrizio Cirilli, il quale continua ad affiggere manifesti e, come ha ricordato il suo compagno di partito Carnevale, fa la guerra a se stesso. Spero che Michele Forte gli faccia un po’ di ripasso di cultura democristiana. Ne ha bisogno, altrimenti rischia solo un ridicolo palese.
Poi ogni tanto qualcuno mi chiede a cosa servono i partiti: servono ad evitare che si possano dire cretinate, sarò nostalgico ma continuo a credere che con i partiti era meglio. Spero che Berlusconi e Forte si mettano di buona lena ad educare questi ragazzotti. Lo dico per loro, lo dico per evitare loro, intendo i capi, pessima figura.


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