venerdì 12 febbraio 2010

L'ARCINORMALE - La battaglia di Latina


 Lidano Grassucci
 Sole e luna per significare un potere che viveva di luce propria e uno che era di luce riflessa. I tempi bui del medioevo erano così nell’eterna lotta tra Stato (l’impero) e la Chiesa. Chi vive di luce propria è la fonte di tutti i poteri. Ora chi comanda nel Pdl: Fazzone o Zaccheo? La fusione fredda è stata una somma e da mesi ci sono due partiti in un partito solo, due culture, due lingue, due vite. L’anima fazzoniana è dentro il percorso politico della Dc che ha governato la provincia per tutta la sua storia, quanto quella di Zaccheo è dentro la destra di testimonianza, moraleggiante, che rivendicava diversità morali spesso figlie di esclusioni più che di volontà. Due mondi distanti, ma anche incompatibili. Latinocentrica la seconda, quanto provincia centrica la prima. Mettici che Fazzone eredita anche pezzi del dinamismo socialista proiettato verso i Lepini, verso il sud pontino e nulla è più conciliabile. Zaccheo in queste elezioni punta tutto su Stefano Galetto, tutto. Una scommessa su cui mette una posta grande, da non poter perdere. Fazzone mette in campo anche se stesso (la sua candidatura) per ipotecare il futuro del centrodestra. Siamo alla battaglia finale, siamo al termine dell’equivoco, di un partito che sono due. Latina è stata dal ’93 in poi tirata fuori dalla provincia, quasi un feudo del modello Finestra-Zaccheo davanti a una provincia che era altro. Oggi Zaccheo rivendica la candidatura esclusiva di Galetto per Latina, qui ha la forza di giocare la battaglia, Fazzone vuole palesare quel che già sa, che Latina è permeabile per lui e su di lui. La questione esplode sulla presenza accanto a Galetto, nella lista, di Di Giorgi e anche di Fabio Bianchi, tre di An, tre di Latina. Il feudo diviso, fatto a fettine. Zaccheo non può perdere, deve fare il pieno di voti, ma Fazzone non può non “prenotarsi” il futuro. Si scontrano, come potrebbe essere altrimenti. Ci sono di mezzo anche le generazioni, la distanza generazionale pesa. Chi sono stati gli avversari storici di Zaccheo? La Dc e il Psi, meno il Pci che condivideva l’opposizione. Dove sono le radici di Forza Italia modello Fazzone? Nella Dc e nel Psi. Per quasi 20 anni i moderati di Forza Italia hanno rispettato il patto di non ingerenza a Latina, ora il patto è finito. Si voterà per la Regione, ma è iniziata la battaglia per Latina, battaglia dura perché una sola cosa è certa: non si può vincere in due. Antonio Gramsci spiegava: se hai un avversario troppo forte non andare alla guerra frontale, conquista solo casamatta dopo casamatta. Un giorno il nemico tronfio penserà che nulla è cambiato, ma la sua roccaforte sarà circondata. Bisognava aver letto Gramsci.

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