sabato 13 febbraio 2010

LA VIPERA - Romantici per forza



Aemme

I commensali hanno tutti appeso sul petto, dal lato sinistra, si intende, un enorme cuore rosso. Di cartoncino, credo. Tutti, almeno otto persone, hanno avuto, contemporaneamente, come un raptus, una voglia improvvisa ed irrefrenabile di romanticismo. E’ San Valentino e “si deve” fare così. Una scena di un film, Julie and Julie, per la precisione. Pessimo film, secondo me, ma pessima e patetica scena. Tutti, uno di fronte all’altro a guardarsi con l’aria da pesce lesso che va a finire la sua cottura nel forno. Festa peggiore tra le ricorrenze del “businnes is businnes”, la più ridicola, soprattutto se vissuta con l’obbligo, solo ed esclusivamente quel giorno, di dimostrare amore a qualcuno. Coll’aria melensa e quasi triste del finto romantico. In giro ci sono fior di avvoltoi pronti a fregare, i romantici a cottimo, con gioielli e diamanti, con champagne e mazzi di fiori, per finire con menù a prezzo fisso con tanto di rosa alla signora. Passi per i ragazzi sotto i 25 anni al loro primo grande amore, quello per la vita, ma gli altri, per favore, svicoliamo dal ridicolo. Se un amore c’è, se si ha accanto una persona romantica (perché ci sono e io lo so) non avrà certo bisogno della festa comandata per mostrare il suo amore, soprattutto in pubblico. Diffiderei, care signore, dell’uomo che, solo ed esclusivamente nel giorno stabilito (il 14 febbraio di ogni anno) si presenta con il regalo e con la faccia di chi non vede che te. Siete ancora in tempo a trovarne un altro. Buona fortuna.

1 commento:

  1. perché vogliamo parlare dell'8 marzo? o di S. Giuseppe?

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