Teresa Faticoni
«Le basi di un percorso sono state gettate, adesso tutti devono fare la loro parte per trovare una soluzione». Tonino Passaretti, a margine dell’incontro che si è tenuto ieri in Provincia per la Granarolo, mostra moderata soddisfazione. Un riunione fortemente volutadalle organizzazioni sindacali, perchè se è vero che il 30 giugno - termine in cui scade la cassa integrazione - appare lontano, è più vicino di quanto si possa pensare. Erano presenti, al vertice in via Costa, gli assessori provinciali alle attività produttive Silvio D’Arco, e quello all’agricoltura Enrico Tiero; il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli; per la cooperativa bolognese che ha abbandonato portando via il marchio Pettinicchio Claudio Leandri; Tonino Passaretti della Uila Uil, Giovanni Gioia per la Flai Cgil, Domenico Iazzetta e Armando Valiani per la Ugl e una delegazione di lavoratori. Dei 157 rimasti senza lavoro nel 2008, quando la Granarolo mise in atto un vero e proprio scippo del marchio, ne sono rimasti 118. Un problema occupazionale serio, quindi, che i sindacati vogliono agganciare al destino del sito. Hanno, infatti, richiesto, ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali per un anno per trovare un nuovo acquirente del sito di via Appia disposto a rilevare stabilimento e lavoratori. «Per passare dalle parole ai fatti - continua Passaretti - abbiamo chiesto alle istituzioni di creare un tavolo tecnico in cui sia gli assessori sia il Comune di Sermoneta, sia l’imprenditore cerchino di elaborare qualche ragionamento e una proposta che possa rendere appetibile quel sito e agevolare chi si vuole presentare». La Granarolo ha mostrato ampia disponibilità. «Le condizioni sono cambiate - specifica Valiani - perchè adesso con il distretto lattiero-caseario possiamo pensare, grazie all’intervento delle istituzioni, al rilancio vero».
martedì 23 febbraio 2010
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