domenica 14 febbraio 2010

Assalto glamour alla Pisana

Raffaele Vallefuoco 
Il giorno dopo l’assalto glamour della Bonino, resta il convincimento diffuso tra i sostenitori che la Pisana è meno distante di quanto si credeva o dicano i sondaggi. A smuoverli il carisma e la determinazione della donna che può dare una lezione agli snob del Partito Democratico. La base ha creduto immediatamente nella sua candidatura, l’apparato un pò meno. A convincerli lo sguardo d’ammirazione che hanno colto negli occhi dei simpatizzanti e sostenitori accorsi lungo la dorsale ideale di Latina, Fondi, Formia, e a cui è piaciuto il costante riferimento della candidata radicale alla responsabilità: «Ci vuole un ruolo politico della Regione e degli enti locali». E ancora: «Guidare il paese è una responsabilità che implica onori e oneri» ha spiegato, quindi, incalzando: «Dobbiamo assumerci l’impegno di disegnare il futuro di questa regione. Dobbiamo essere all’altezza delle mutazioni drammatiche di questa società» ha scandito ancora al microfono. «Non ci stiamo alla politica del “così fan tutti”» ha ammonito rievocando la memoria di Giorgio Ambrosoli. Quello che serve all’idea di Politica (con la P maiuscola) sulla quale incombono continui scandali. «Siamo arrivati ad un punto che anche la corruzione usa mezzi spiccioli e degradanti. Siamo arrivati a fatti di cronaca che ci raccontano di quello che porta la tangente di 5 mila euro sotto il bar di casa in un pacchetto di sigarette. E’ assurdo» ricostruisce suscitando l’ilarità della sala. Brillante, anche quando, parlando di energia, cerca di sfatare il mito del nucleare. «Non è vero che la Francia è completamente indipendente sul piano energetico. Certo è vero che la notte ci vende l’energia, ma è costretta ad acquistarla dalla Germania durante l’estate nei momenti di grande richiesta. Volendo fare un paragone – azzarda – è come se, parlando di mobilità si ricorra alla carrozza. Così – accusa - teniamo aperto un problema non risolto a livello mondiale che è quello delle scorie. Serve un programma di investimento e  dobbiamo guardare le energie rinnovabili», ha ricostruito, offrendo la sua ricetta. Fiducia e ottimismo sono le chiavi che tenterà di usare per accedere alla presidente della Regione Lazio. La prima, almeno tra i democratici, sembra smarrita una mattina in via Gradoli, mentre la seconda è in costante ricerca. Ma la candidata del centrosinistra, che non fa mai riferimento alla sua avversaria, Renata Polverini, ostenta anche coerenza quando ricostruendo la sua storia di radicale: «Abbiamo fatto tante battaglie insieme. Molti di noi sono stati radicali, poi sono cresciuti e hanno cambiato partito. Io sono cresciuta, ma sono rimasta una radicale. Ma è bene la contaminazione» commenta assolvendo gli ex colleghi di partito, sovrastata dagli applausi della sala. Tra gli astanti anche Sandro Bartolomeo che, a margine dell’incontro a Formia, conferma la sua candidatura: «Correrò con il Partito Democratico». Oggi la presentazione ufficiale presso il circolo 2 del Pd di Formia, in via San Pietro. 

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