domenica 14 febbraio 2010

Bonino, un bulldozer glamour che affascina

Teresa Faticoni
Michela Biolcati sale sul palco con un sorriso timido per regalare a Emma Bonino dei fiori rossi in un cestino verde. è un momento anche commovente. Michela è capogruppo del terzo polo ad Aprilia. Una di quelle che ha vinto la scommessa. Emma legge il biglietto: «Tanti auguri dalle donne imprenditrici di Aprilia». La sala si scatena nei battimani, i microfoni sono aperti e mentre le due donne si abbracciano con dolcezza si sente che Michela dice all’orecchio di questo bulldozer glamour «siamo tutti con te». Le donne sono protagoniste di questo incontro, la Bonino ha la capacità di parlare guardando dritto in faccia le persone senza infingimenti. è simpatica, è vestita con gusto, e racconta della fatica di girare il mondo portandosi appresso le proprie idee. Una storia di lotte e di battaglie che anche se diverse nel merito, nel metodo accomunano tutte le femmine. Insomma, una nella quale ci possiamo identificare un po’ tutte. Poi il carico da novanta: le cure parentali sono tutte a carico di questa parte dell’universo,  «questo welfare all’italiana che si scarica soltanto sulle donne non va bene», «bisogna rimettere in circolo la capacità delle donne». Asili nido da creare anche con soluzioni diverse da quelle tradizionali, badanti da regolarizzare e tanto altro ancora. Non ne sbaglia una questo metro e mezzo di nervi e di valori che si presenta «come la zia che tutti conoscono». Ci piace Emma, che sale sul predellino e comincia con una battuta sulla sua altezza. «Ci vuole anche un po’ di antico», dice conquistando il cuore di tutti i post comunisti in sala, «perchè questa nuova etica modernista di essere donna non ci piace». Noi siamo diverse. Punto.

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