Raffaele Vallefuoco
Mercoledì 20 Gennaio
La cronaca dell’apocalisse a Formia, il giorno dopo i lavori al ponte della Litoranea, non convince il sindaco Forte. Almeno non nei termini tracciati dalla stampa locale. Per questo raduna al tavolo del suo ufficio i giornalisti di tutte le testate. Con fare sicuro racconta le ultime 24 ore, quelle capaci di convincerlo che la situazione non è poi così tragica. Anche perché «c’è stata la piena collaborazione dell’Anas e di tutte le istituzioni, prefettura in testa». Ma a confermare il suo ottimismo due novità: l’istituzione del senso unico alternato sulla Litoranea e l’embargo dei tir dal Golfo di Gaeta. «In prefettura erano tutti d’accordo con questa nostra proposta» sottolinea con tono entusiasta. Unica eccezione gli articolati che devono raggiungere Gaeta. «Sono solo il 5% di tutti quelli che transitano ai margini di Formia» si giustifica, mentre negli stessi attimi a Santa Croce e al bivio di Penitro con Formia Protezione Civile, assistita dai vigili urbani, e Polizia provinciale dirottano sulla Roma – Cassino i tir che devono scavalcare il Golfo. «Per Fondi non è un dramma - spiega - . I camionisti possono prendere la 156, Terracina, Salto di Fondi e poi Mof». Sul versante del senso unico alternato, invece, sprigiona tutto il suo entusiasmo quando afferma: «Oggi a pranzo (ieri per chi legge) sono tornato a casa contento perché ho notato che dopo l’istituzione del senso unico alternato la situazione si era praticamente sbloccata». La disamina, quindi, lascia spazio alla politica, anzi alla polemica. Bocciata senza riserva la proposta del ponte di ferro lanciata dal Partito Democratico di Formia. «Non esiste – sbotta il sindaco -. In primo luogo perché non ci sono i soldi per la costruzione. Servirebbero ben due milioni di euro. Eppoi solo per la sua edificazione sono necessari ben cinque mesi». Proposta quindi archiviata. Poi l’analisi passa per la discolpa, o meglio per la giusta ripartizione delle responsabilità politiche dell’attuale situazione. «Io non potevo non attivare i lavori, non avevo scelta. Se avessi bloccato il cantiere, Titta Giorgi, presidente dell’Astral, ci avrebbe congelato i finanziamenti e addio lavori. Prima di partire, comunque, abbiamo interessato tutte le categorie. Da venti giorni ognuno ha fatto quello che poteva. Abbiamo cercato di coinvolgere le forze dell’ordine e le prefetture. Lunedì abbiamo visto che le cose andavano male. Alcuni errori ci sono stati – ammette il sindaco –. Abbiamo tardato con la segnaletica per i tir, a Santa Croce, per esempio. Ma lì insistiamo sul territorio del comune di Minturno e quindi questo lavoro non spettava a noi». Ma il sindaco guarda al lato positivo dell’intera vicenda. «Stiamo sperimentando un coordinamento con prefettura, forze di polizia e comuni senza precedenti e che potrà essere utile nel futuro». Magari, quando la chimera Pedemontana sarà palpabile. Intanto, sempre a proposito di sinergie, il Comune di Formia è interessato al rafforzamento di agenti addetti alla pubblica sicurezza. «La prefettura ha avallato con riserva la nostra proposta, nel senso che spetta a noi fare una simile richiesta ai Comuni del comprensorio». Infatti per oggi è già prevista la convocazione di un incontro con tutti i sindaci del Golfo. «Ho intenzione di chiedere aiuto a tutti, da Santi Cosma a Gaeta» spiega. Ma le novità non sono finite e passano ancora per la comprensorialità: «Trenitalia ci ha accordato la fermata straordinaria per i treni interregionali». Per alcuni una vittoria del comitato pendolari per altri merito di Clemente Carta. Tuttavia le cose sono in continua evoluzione. Aggiustamenti e contrordini saranno il leitmotiv di questo periodo. «Faremo tutti gli aggiustamenti che riterremmo opportuni» tranquillizza l’assessore alla viabilità Pasquale Cardillo Cupo. «I lavori preliminari sono in stato avanzato» incalza, poi, l’assessore alla opere pubbliche Erasmo Ciccolella. L’incontro si conclude e solo quando sono al piano terra del Comune mi accorgo che l’ufficio del sindaco è perfettamente insonorizzato. Schiamazzi e clacson non disturbano gli astanti. Intanto via Vitruvio è completamente paralizzata. Speriamo solo che l’estate arrivi presto.
La proposta: disincetivare l’uso dell’automobile
Il proposito del sindaco Michele Forte era quello di interdire Formia ai Tir. Obiettivo centrato. Adesso, però, bisogna compiere un altro piccolo passo: disincentivare l’uso dell’automobile a tutti i costi. Ma come? Invitando a lasciare l’auto a casa a favore delle linee autobus. Mi rendo conto che per frequenza e limite di territorio coperto sembra più un proposito che non un fatto realizzabile, ma fin quando non si decide seriamente per un investimento di questo tipo avremo sempre via Vitruvio in tilt e non solo. Adesso siamo in piena emergenza, ma non sono certo mancati momenti di enormi criticità per la viabilità formiana prima di questa crisi. Una proposta maggiormente condivisibile se gli autobus che passano per via Vitruvio si presentano praticamente vuoti. Il sindaco sembra aver colto l’esigenza solo parzialmente. In conferenza stampa, infatti, ha affermato di voler istituire una corsia preferenziale per gli autobus. Speriamo che non sia solo un proposito.
Mercoledì 20 Gennaio
La cronaca dell’apocalisse a Formia, il giorno dopo i lavori al ponte della Litoranea, non convince il sindaco Forte. Almeno non nei termini tracciati dalla stampa locale. Per questo raduna al tavolo del suo ufficio i giornalisti di tutte le testate. Con fare sicuro racconta le ultime 24 ore, quelle capaci di convincerlo che la situazione non è poi così tragica. Anche perché «c’è stata la piena collaborazione dell’Anas e di tutte le istituzioni, prefettura in testa». Ma a confermare il suo ottimismo due novità: l’istituzione del senso unico alternato sulla Litoranea e l’embargo dei tir dal Golfo di Gaeta. «In prefettura erano tutti d’accordo con questa nostra proposta» sottolinea con tono entusiasta. Unica eccezione gli articolati che devono raggiungere Gaeta. «Sono solo il 5% di tutti quelli che transitano ai margini di Formia» si giustifica, mentre negli stessi attimi a Santa Croce e al bivio di Penitro con Formia Protezione Civile, assistita dai vigili urbani, e Polizia provinciale dirottano sulla Roma – Cassino i tir che devono scavalcare il Golfo. «Per Fondi non è un dramma - spiega - . I camionisti possono prendere la 156, Terracina, Salto di Fondi e poi Mof». Sul versante del senso unico alternato, invece, sprigiona tutto il suo entusiasmo quando afferma: «Oggi a pranzo (ieri per chi legge) sono tornato a casa contento perché ho notato che dopo l’istituzione del senso unico alternato la situazione si era praticamente sbloccata». La disamina, quindi, lascia spazio alla politica, anzi alla polemica. Bocciata senza riserva la proposta del ponte di ferro lanciata dal Partito Democratico di Formia. «Non esiste – sbotta il sindaco -. In primo luogo perché non ci sono i soldi per la costruzione. Servirebbero ben due milioni di euro. Eppoi solo per la sua edificazione sono necessari ben cinque mesi». Proposta quindi archiviata. Poi l’analisi passa per la discolpa, o meglio per la giusta ripartizione delle responsabilità politiche dell’attuale situazione. «Io non potevo non attivare i lavori, non avevo scelta. Se avessi bloccato il cantiere, Titta Giorgi, presidente dell’Astral, ci avrebbe congelato i finanziamenti e addio lavori. Prima di partire, comunque, abbiamo interessato tutte le categorie. Da venti giorni ognuno ha fatto quello che poteva. Abbiamo cercato di coinvolgere le forze dell’ordine e le prefetture. Lunedì abbiamo visto che le cose andavano male. Alcuni errori ci sono stati – ammette il sindaco –. Abbiamo tardato con la segnaletica per i tir, a Santa Croce, per esempio. Ma lì insistiamo sul territorio del comune di Minturno e quindi questo lavoro non spettava a noi». Ma il sindaco guarda al lato positivo dell’intera vicenda. «Stiamo sperimentando un coordinamento con prefettura, forze di polizia e comuni senza precedenti e che potrà essere utile nel futuro». Magari, quando la chimera Pedemontana sarà palpabile. Intanto, sempre a proposito di sinergie, il Comune di Formia è interessato al rafforzamento di agenti addetti alla pubblica sicurezza. «La prefettura ha avallato con riserva la nostra proposta, nel senso che spetta a noi fare una simile richiesta ai Comuni del comprensorio». Infatti per oggi è già prevista la convocazione di un incontro con tutti i sindaci del Golfo. «Ho intenzione di chiedere aiuto a tutti, da Santi Cosma a Gaeta» spiega. Ma le novità non sono finite e passano ancora per la comprensorialità: «Trenitalia ci ha accordato la fermata straordinaria per i treni interregionali». Per alcuni una vittoria del comitato pendolari per altri merito di Clemente Carta. Tuttavia le cose sono in continua evoluzione. Aggiustamenti e contrordini saranno il leitmotiv di questo periodo. «Faremo tutti gli aggiustamenti che riterremmo opportuni» tranquillizza l’assessore alla viabilità Pasquale Cardillo Cupo. «I lavori preliminari sono in stato avanzato» incalza, poi, l’assessore alla opere pubbliche Erasmo Ciccolella. L’incontro si conclude e solo quando sono al piano terra del Comune mi accorgo che l’ufficio del sindaco è perfettamente insonorizzato. Schiamazzi e clacson non disturbano gli astanti. Intanto via Vitruvio è completamente paralizzata. Speriamo solo che l’estate arrivi presto.
La proposta: disincetivare l’uso dell’automobile
Il proposito del sindaco Michele Forte era quello di interdire Formia ai Tir. Obiettivo centrato. Adesso, però, bisogna compiere un altro piccolo passo: disincentivare l’uso dell’automobile a tutti i costi. Ma come? Invitando a lasciare l’auto a casa a favore delle linee autobus. Mi rendo conto che per frequenza e limite di territorio coperto sembra più un proposito che non un fatto realizzabile, ma fin quando non si decide seriamente per un investimento di questo tipo avremo sempre via Vitruvio in tilt e non solo. Adesso siamo in piena emergenza, ma non sono certo mancati momenti di enormi criticità per la viabilità formiana prima di questa crisi. Una proposta maggiormente condivisibile se gli autobus che passano per via Vitruvio si presentano praticamente vuoti. Il sindaco sembra aver colto l’esigenza solo parzialmente. In conferenza stampa, infatti, ha affermato di voler istituire una corsia preferenziale per gli autobus. Speriamo che non sia solo un proposito.
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